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Gli impatti dell'inquinamento ambientale in ecologia

Terry Costanzo

Terry Costanzo

DOCENTE DI SCIENZE

Nata a Prato nel 1975, ha frequentato il liceo linguistico Carlo Livi di Prato perché grande amante delle lingue, passione che le è rimasta anche se in quinta liceo è stata folgorata dalla chimica. È quindi approdata all'Università di Farmacia a Firenze Rifredi, corso di laurea Chimica e Tecnologia Farmaceutica(CTF). Dopo anni di grande sacrificio ed impegno, terminati gli stud, è arrivata a Milano ed ha lavorato presso un’ azienda chimica occupandosi di ricerca clinica con il ruolo di CRA. Si è occupata di sperimentazioni cliniche e ha imparato tantissime cose sulla ricerca e sul mondo farmaceutico in genere. Collabora da ormai 9 anni con l'Istituto Montini, che le dà la possibilità di entrare in contatto con i giovani e di tenersi sempre aggiornata.

L’ambiente è il fondamento che sostiene tutte le forme di vita, fornendo aria, acqua, nutrimento e un habitat per prosperare.

Tuttavia, le attività umane hanno alterato in modo significativo quasi tutti gli angoli del nostro pianeta, con effetti spesso devastanti sui sistemi naturali.

L’uomo è la specie dominante sul pianeta Terra e la sua interazione con l’ambiente ha creato degli squilibri giunti ad un punto critico. Questo crea inquinamento e tornare all’equilibrio iniziale sembra ormai impossibile.

Che cos’è l’ecologia

L’ecologia, lo studio delle interazioni tra organismi viventi e il loro ambiente, ci aiuta a comprendere le relazioni e i delicati equilibri che governano la vita sulla Terra.

La biosfera comprende le parti del nostro pianeta dove sono presenti esseri viventi, l’ambiente e le condizioni indispensabili per il loro sviluppo.

Una comunità biologica è l’insieme di popolazioni delle specie diverse che vivono in un preciso territorio e stabiliscono rapporti reciproci. Esempi di comunità biologiche sono il bosco, in cui gli animali entrano in rapporto con l’ambiente fisico (rocce, acqua, suolo).

L’unità fondamentale di studio dell’ecologia è l’ecosistema che può essere limitato, come uno stagno, o estendersi su luoghi ampi, come le praterie.

Inquinamento atmosferico

I combustibili fossili utilizzati dall’uomo nell’industria e nei processi di combustione sono la prima causa di inquinamento atmosferico.

Alcune sostanze inquinanti sono presenti in atmosfera perché provengono da emissioni naturali come vulcani, incendi boschivi o decomposizioni organiche, ma il loro inquinamento è meno impattante rispetto a quello umano.

L’inquinamento atmosferico è costituito da diverse molecole che in concentrazioni elevate sono nocive per la salute dell’uomo:

  • DIOSSIDO DI CARBONIO (CO2) si forma nel processo di respirazione degli animali e durante la combustione. È responsabile dell’effetto serra;
  • MONOSSIDO DI CARBONIO (CO) è un gas velenoso per l’uomo prodotto dalla combustione degli autoveicoli;
  • DIOSSIDO DI ZOLFO (SO2) si forma in seguito alla combustione di carbone e zolfo. È responsabile delle piogge acide;
  • MONOSSIDO E DIOSSIDO DI AZOTO (NOx) si formano nei processi di combustione ad alta temperatura. Sono responsabili delle piogge acide e del buco dell’ozono;
  • PARTICOLATO sono particelle solide o liquide che restano sospese in atmosfera e provengono dai processi di combustione o dalle industrie. Viene classificato in base alle dimensioni delle particelle inquinanti (PM10 ha diametro inferiore a 10 micrometri).

Gli effetti nell’atmosfera

In base alle sostanze che vengono immesse in atmosfera si creano delle conseguenze più o meno nocive che possono essere:

  • piogge acide, causate dall’unione delle particelle inquinanti al vapore acqueo in atmosfera che si trasformano in acido solforoso (H2SO3) e acido nitrico (HNO3). Unendosi alle precipitazioni formano le piogge acide che danneggiano gli habitat forestali e lacustri danneggiando le foglie e le radici degli alberi e abbassano il PH delle acque dei laghi. Inoltre le piogge acide vanno ad irrigare i campi in cui si coltivano i cibi che poi ingeriamo;
  • buco dell’ozono, un assottigliamento dello strato di ozono in stratosfera che permette il passaggio dei pericolosi raggi UV che colpiscono il DNA delle cellule. Il buco dell’ozono è causato dalla presenza di clorofluorocarburi che vengono immessi in atmosfera tramite i propellenti nelle bombolette spray e i gas per i frigoriferi;
  • effetto serra, l’accumulo di energia termica proveniente dal sole all’interno dell’atmosfera terrestre. È un fenomeno naturale che dipende dalla presenza di anidride carbonica e vapore in atmosfera, ma i gas serra e le nuvole inquinate aumentano questo effetto. Questo porta ad un aumento delle temperature che hanno effetti distruttivi sugli ecosistemi naturali (come ad esempio lo scioglimento dei ghiacciai che aumenta i livelli dei mari e porta a fenomeni meteorologici estremi).

Inquinamento del suolo

Il suolo è la parte più superficiale della crosta terrestre, assorbe acqua, fornisce nutrimento a piante e animali ed è il luogo in cui vive l’uomo.

Quando nel suolo vengono riversate sostanze inquinanti si colpiscono anche tutti gli esseri viventi che fanno parte di quell’ecosistema. Una corretta gestione dei rifiuti sembra essere l’unica soluzione per poter ridurre il loro impatto sull’ambiente.

I rifiuti sono classificati come:

  • SOLIDI URBANI proveniente dalle abitazioni;
  • SPECIALI rifiuti industriali, scarti di trattamenti rifiuti, rifiuti ospedalieri;
  • TOSSICI e NOCIVI organici e inorganici.

Smaltimento dei rifiuti

I rifiuti urbani e industriali vengono attualmente smaltiti nei seguenti modi:

  • in DISCARICHE CONTROLLATE, dove i rifiuti vengono interrati e ricoperti di terra. Il rischio è che sostanze nocive scarichino nelle falde acquifere;
  • il COMPOSTAGGIO è il riciclo dei rifiuti organici che permette di creare compost, un fertilizzante naturale che solitamente viene messo a disposizione dei cittadini. I rifiuti organici solidi urbani vengono lasciati in cilindri ventilati fino a che si decompongono. Una volta stabilizzati il compost viene lasciato per almeno tre mesi a maturare all’aria aperta;
  • l’INCENERITORE consiste nella combustione dei rifiuti con riutilizzo del calore attraverso termovalorizzatore;
  • la PIETRIFICAZIONE consiste nella cementificazione dei rifiuti industriali tossici. Una volta miscelati con leganti cementizi i rifiuti sono inattaccabili dalla maggior parte degli agenti chimici.

Inquinamento delle acque

L’inquinamento idrico consiste nel riversamento di sostanze che non permettono di riutilizzarla e ne alterano le caratteristiche.

Ci sono diversi tipi di inquinamento idrico:

  • chimico, dato dall’immissione di fertilizzanti, scarichi industriali, idrocarburi provenienti dalle attività umane industriali e navali;
  • termico, consiste nello sversamento di acque a temperature elevate che sono utilizzate per raffreddare impianti industriali. Modificare la temperatura di un lago o di un ambiente acquatico significa modificare gli equilibri di un intero ecosistema in quanto variano le quantità di ossigeno con conseguenze anche letali sugli animali;
  • microbiologico, consiste nell’alterazione dell’acqua per la presenza di microrganismi di origine fecale provenienti da animali o dall’uomo. La contaminazione microbiologica delle acque sotterranee costituisce uno dei rischi sanitari più noti, in quanto può generare nell’uomo diverse patologie sia per ingestione che per inalazione o per contatto.