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autismo Fonte foto: Envato

Autismo: cos'è e come trattarlo a scuola

Maria Taverna

Maria Taverna

PSICOLOGA CLINICA E DINAMICA

Psicologa clinica e dinamica, esperta nell'uso di tecniche cognitivo-comportamentali e profonda conoscitrice dei processi di comunicazione efficace. La sua esperienza pluridecennale nel campo delle disabilità le ha permesso di sviluppare una predisposizione all'individuazione e al trattamento degli stati di burnout, ansia e difficoltà nelle relazioni. Lo sviluppo ed il potenziamento delle sfere più personali dell'io individuale, attraverso il superamento di stati di blocco o difficoltà emotive, costituisce il nucleo centrale dei suoi trattamenti, che siano individuali, di coppia o di gruppo.

L’autismo è una condizione che si manifesta fin dall’infanzia e accompagna la persona per tutta la vita, influenzando in modo significativo il suo comportamento, la comunicazione e le interazioni sociali. Spesso definito come un disturbo dello spettro autistico, poiché si presenta in una gamma molto ampia di forme e gravità, l’autismo non è una malattia, ma piuttosto una condizione neurologica che influisce sul modo in cui il cervello elabora le informazioni.

Le persone autistiche possono avere difficoltà a comprendere e rispondere a stimoli sociali e sensoriali, ma questo non significa che siano meno capaci o che non possano vivere una vita appagante. Con il giusto supporto, le persone autistiche possono sviluppare le loro abilità e raggiungere i propri obiettivi.

Che cos’è l’autismo

L’autismo è una condizione neurodivergente caratterizzata da una serie di difficoltà nello sviluppo delle abilità sociali, comunicative e comportamentali. Questa condizione, che appartiene ai disturbi dello spettro autistico (DSA), si presenta con diversi livelli di gravità e sintomi che variano da persona a persona. Si parla di spettro proprio perché le manifestazioni dell’autismo sono molto diverse: alcune persone possono presentare una lieve difficoltà nel comunicare, mentre altre potrebbero avere gravi difficoltà nel linguaggio e nelle interazioni sociali.

L’autismo in genere si manifesta nei primi anni di vita e continua a influenzare la persona anche in età adulta. Nonostante ciò, le capacità intellettive non sono necessariamente compromesse. Infatti, molte persone autistiche possiedono abilità cognitive eccezionali, soprattutto in campi specifici come la matematica, l’arte, la musica o la memoria visiva.

Uno degli elementi centrali dell’autismo è la difficoltà nella comprensione delle emozioni e delle dinamiche sociali. Le persone con autismo possono trovare complesso decifrare le espressioni facciali, il tono della voce e altre forme di comunicazione non verbale, il che può rendere difficili le interazioni sociali. Inoltre, tendono a manifestare comportamenti ripetitivi o ritualistici e possono essere molto sensibili a determinati stimoli sensoriali come suoni, luci o texture particolari.

I sintomi dell’autismo

I sintomi dell’autismo possono variare notevolmente da una persona all’altra, rendendo complesso stilare una lista esaustiva. Tuttavia, ci sono alcuni sintomi comuni che possono aiutare a identificare la condizione, soprattutto nei bambini piccoli. Tra questi, vi sono:

  • Difficoltà nelle interazioni sociali: le persone autistiche possono avere problemi a instaurare e mantenere relazioni sociali. Possono apparire distaccate, evitare il contatto visivo o non rispondere adeguatamente ai segnali sociali.
  • Problemi di comunicazione: molti individui con autismo hanno difficoltà a esprimersi verbalmente o a comprendere il linguaggio. Alcuni potrebbero non sviluppare mai un linguaggio verbale, mentre altri potrebbero avere un linguaggio eccellente ma faticare a usarlo in modo appropriato nelle conversazioni.
  • Comportamenti ripetitivi: le persone autistiche tendono a svolgere azioni ripetitive o ritualistiche, come allineare oggetti, agitare le mani o ripetere le stesse frasi. Questi comportamenti, noti come stereotipie, possono essere un modo per gestire l’ansia o la sovrastimolazione.
  • Ipersensibilità sensoriale: molti soggetti autistici mostrano una sensibilità eccessiva o ridotta a stimoli esterni. Possono essere disturbati da rumori forti, luci intense o texture particolari di cibi e vestiti. Questa ipersensibilità può rendere l’ambiente circostante difficile da tollerare.
  • Focalizzazione su interessi specifici: le persone con autismo spesso sviluppano interessi molto intensi e specifici in determinati argomenti, come i treni, i numeri o gli animali. Questi interessi possono diventare una parte centrale della loro vita quotidiana.
  • Difficoltà a gestire il cambiamento: la routine è molto importante per le persone autistiche. Anche piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane possono generare ansia o stress significativo. Le transizioni tra attività o situazioni nuove possono essere particolarmente difficili.

Come trattare l’autismo

Non esiste una cura per l’autismo, ma ci sono strategie terapeutiche e interventi che possono aiutare le persone autistiche a migliorare la qualità della vita e a sviluppare le proprie competenze. Il trattamento dell’autismo deve essere personalizzato, poiché ogni persona ha esigenze e abilità diverse. Le terapie e gli interventi più efficaci sono quelli che combinano approcci comportamentali, educativi e, in alcuni casi, farmacologici.

  • Terapia comportamentale: uno dei trattamenti più comuni per l’autismo è la terapia comportamentale, che mira a migliorare i comportamenti sociali, comunicativi e adattivi. Tra i metodi più noti c’è l’Applied Behavior Analysis (ABA), un approccio che si concentra sull’insegnamento di abilità specifiche e sulla riduzione dei comportamenti problematici attraverso rinforzi positivi. La terapia ABA è ampiamente utilizzata per aiutare i bambini autistici a sviluppare competenze che facilitino la loro integrazione nella società.
  • Terapia del linguaggio e della comunicazione: molte persone autistiche hanno difficoltà a esprimersi verbalmente, e la terapia del linguaggio può essere fondamentale per aiutarli a migliorare la loro comunicazione. L’obiettivo è quello di insegnare a comprendere e a utilizzare il linguaggio, sia verbale che non verbale, in modo più efficace. Per coloro che non parlano, possono essere utilizzati sistemi di comunicazione alternativi, come i dispositivi di sintesi vocale o i gesti.
  • Terapia occupazionale: la terapia occupazionale può aiutare le persone autistiche a migliorare le loro abilità motorie e a sviluppare l’autonomia nelle attività quotidiane. Questa terapia si concentra su competenze pratiche, come vestirsi, mangiare e gestire l’igiene personale, ma può includere anche l’apprendimento di abilità sociali e la gestione delle emozioni.
  • Supporto educativo: l’integrazione scolastica è un aspetto cruciale nel trattamento dell’autismo. I bambini autistici possono beneficiare di programmi educativi specializzati, adattati alle loro esigenze. Le scuole devono essere preparate a fornire supporti come assistenti educativi o insegnanti di sostegno, che possano aiutare gli studenti a sviluppare le loro abilità cognitive e sociali.
  • Farmaci: in alcuni casi, i medici possono prescrivere farmaci per gestire i sintomi secondari dell’autismo, come l’ansia, la depressione o i comportamenti aggressivi. Questi farmaci non trattano direttamente l’autismo, ma possono migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono di questi disturbi concomitanti.
  • Supporto familiare e sociale: oltre alle terapie dirette per la persona autistica, è fondamentale che anche la famiglia e il contesto sociale siano coinvolti nel processo di trattamento. I genitori e i caregiver devono ricevere il giusto supporto per comprendere e gestire al meglio le necessità dei loro cari autistici. Gruppi di supporto e consulenze possono essere molto utili per ridurre lo stress familiare e favorire un ambiente di crescita positivo per la persona autistica.

In sintesi, l’autismo richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato. Con il giusto supporto e le risorse appropriate, le persone autistiche possono vivere una vita piena e significativa.