Basta classi “pollaio”, la proposta sul limite di alunni in aula
È stata promossa una legge d'iniziativa popolare sulla scuola che si chiama "Non più di 20 per classe, facciamo spazio all'istruzione di qualità"
In alcune scuole ci sono classi in cui il numero di studenti supera i 25 alunni rendendo più complesso il lavoro dei docenti. Il dibattito sulle aule sovraffollate è in corso da diversi anni. Sul tema, Alleanza Verdi e Sinistra ha promosso una legge d’iniziativa popolare sulla scuola chiamata “Non più di 20 per classe. Facciamo spazio all’istruzione di qualità”.
La proposta sul limite di alunni in classe
L’onorevole Elisabetta Piccolotti, prima firmataria, Fabrizio Ricci, consigliere regionale e capogruppo di Avs, e Fabio Barcaioli, assessore all’istruzione della Regione Umbria, hanno presentato la proposta nella Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni a Perugia.
Una legge per chiedere “meno alunni per classe e non meno classi” è stato sottolineato. L’obiettivo è quello di ridurre il numero minimo e massimo di studenti per classe. Per Piccolotti è “una proposta semplice, incisiva e che produce vantaggi perché si mettono le basi per una scuola migliore”.
L’onorevole ha ricordato poi che la legge “interviene sul decreto della Gelmini oltre a dare un segnale anche alla premier Meloni che vuole aumentare i fondi per la scuola privata“.
Le risorse e il caso in Umbria
Secondo i promotori “le risorse da prendere sono 500 milioni l’anno dal fondo per la scuola privata e paritaria, senza toccare però l’infanzia”.
L’assessore regionale Barcaioli ha sottolineato che non si vuole ridurre il numero delle classi ma ciò che si chiede che che ci siano “meno alunni per classe”.
“Questa legge – ha aggiunto – serve tanto all’Umbria perché la nostra regione è una grande area interna che come tante altre sta vivendo spopolamento e denatalità. La soluzione alternativa alla legge che proponiamo noi è quella di chiudere le scuole e le classi soprattutto nelle aree più interne, fragili e marginali e questo per noi è inaccettabile. Ecco perché come assessorato abbiamo aderito subito, smettendo di parlare così di telefonini a scuola per ragionare su vere problematiche”.
Ricci ha messo l’accento sulla situazione umbra dove si trovano classi con picchi superiori ai 25 alunni, nonostante la presenza anche di ragazzi disabili. “Siamo convinti – ha dichiarato – che la proposta va a incidere su un problema serio, per una sempre più forte scuola pubblica e di qualità e che salvaguarda aree interne e spopolamento”.
Le regole sul numero di studenti per classe del Ministero
Dalle regole del ministero dell’Istruzione e del Merito, è il Dirigente scolastico a organizzare le classi iniziali di ciclo delle scuole in base al numero complessivo degli iscritti e ad assegnare gli alunni alle sezioni tenendo conto delle scelte fatte dai genitori in fase di iscrizione.
Il numero minimo e massimo di alunni costitutivo delle classi può essere incrementato o ridotto del 10%. Il numero degli alunni nelle classi iniziali che accolgono alunni con disabilità non può superare il limite di 20.
Le sezioni della scuola dell’infanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni, salvo l’accoglienza di alunni con disabilità. Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni, senza superare il numero di 29 alunni per sezione.
Le classi della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni, salvi i casi di presenza di alunni con disabilità.
Le classi della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 studenti. Eventuali iscritti in eccedenza vanno ridistribuiti tra le diverse classi, senza superare il numero di 28 studenti. Si procede alla formazione di un’unica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unità.
Le classi della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 studenti. Eventuali iscritti in eccedenza sono ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto, sede coordinata e sezione staccata, senza superare il numero di 30 studenti per classe.