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scuola elementare Fonte foto: 123rf

Cambiano i voti alle scuole primarie: tornano i giudizi

Come cambieranno ancora i voti alle elementari

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Dopo tanto discutere e nonostante le recenti variazioni, i voti alle scuole primarie stanno nuovamente per cambiare. La richiesta è arrivata direttamente dal Ministro dell’Istruzione e ha portato a una domanda già depositata e che molto probabilmente sarà accolta a breve.

Al posto dei quattro livelli introdotti relativamente da poco, e considerati da molti poco comprensibili, ci sarà infatti il ritorno dei giudizi, seppur espressi in modo diverso. Scopriamo il perché di questo cambiamento, da quando potrebbe diventare effettivo e cosa c’è da aspettarsi per il futuro, una volta che sarà applicato nelle scuole.

Cambiano i voti nelle scuole elementari

Dal 2008 a oggi i voti delle scuole primarie sono cambiati più volte, evidenziando la necessità di introdurre dei parametri che siano chiari e semplici sia per gli insegnanti che per i genitori e gli alunni stessi. Un procedimento che sta richiedendo parecchio tempo e tante variazioni alle quali, ben presto, se ne aggiungerà un’altra. Sembra, infatti, che il sistema di giudizio introdotto nel 2020 da Lucia Azzolina sarà presto rivisto e cambiato per un ritorno al passato.

Non ci saranno più, quindi, i voti descrittivi e legati ai livelli di apprendimento che fino a ora si potevano raggruppare in ‘avanzato’, ‘intermedio’, ‘base’ e ‘in via di acquisizione’. Al loro posto subentreranno, infatti, i così detti (almeno per ora) giudizi sintetici che hanno lo scopo di migliorarne la comprensione sia da parte dei genitori che degli studenti stessi.

Come saranno i nuovi giudizi per le scuole primarie

Il nuovo approccio, per il quale è già stata fatta apposita richiesta, prevede che ogni singola disciplina venga valutata con dei giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento. Questi segneranno un ritorno al passato e saranno identificati come ‘ottimo’, ‘distinto’, ‘buono’, ‘sufficiente’ e ‘insufficiente’. Al momento non si conoscono ancora le esatte modalità di valutazione che saranno espresse tramite ordinanza dal Ministero dell’Istruzione. Se nulla cambia, però, ci si baserà sullo schema tradizionale del passato. Il tutto dovrebbe entrare in vigore a partire dall’anno scolastico 2024/2025. E sebbene la differenza, almeno all’apparenza, possa sembrare minima, si renderà sicuramente necessario un cambio di valutazione da parte dei docenti che dovranno acquisire un nuovo metodo per giudicare i compiti e l’apprendimento degli studenti.

L’obiettivo finale di tale intervento è ovviamente quello di puntare a una maggior comprensione delle valutazioni date dagli insegnanti nel corso dell’anno e, soprattutto in pagella. Ciò comporterebbe, da un lato un aiuto per quei genitori che non si sono ma abituati ai recenti cambiamenti, e dall’altro si rivelerebbe utile anche per gli studenti stessi che potrebbero avere accesso a una maggior consapevolezza sul proprio rendimento scolastico. Un aspetto sicuramente importante e al quale si punta ormai da diversi anni. Dal 2008, infatti, il sistema di votazione o giudizio alle elementari è cambiato ben quattro volte. La speranza, soprattutto da parte del Ministro dell’Istruzione è quella di portare un’ultimo cambiamento che rappresenti la svolta tanto attesa e che porti, quindi, a voti comprensibili da tutti, semplici da assegnare e in grado di rendere le pagelle accessibili fin dal primo sguardo.