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Antonino Cannavacciuolo Fonte foto: ANSA

Che scuola ha fatto Antonino Cannavacciuolo, lo chef-mentore

Antonino Cannavacciuolo non è solo uno chef pluristellato, ma anche un maestro per molti giovani talenti: cosa ha studiato prima di diventare famoso

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

Antonino Cannavacciuolo è il gigante buono della cucina italiana che tutti ormai conosciamo. Non è solo uno chef pluripremiato, ma anche un personaggio televisivo che ha saputo conquistare il grande pubblico con il suo carisma, e un imprenditore italiano che ha formato molti talenti in cucina. Ma prima di diventare celebre in tutta Italia grazie alle numerose apparizioni in tv, cosa ha studiato il 9 volte stella Michelin che unisce la passione, i sapori e la maestria del Sud e del Nord Italia in piatti unici?

Che titolo di studio ha Antonino Cannavacciuolo

Il pluripremiato chef Antonino Cannavacciuolo è nato a Vico Equense (in provincia di Napoli) il 16 aprile 1975. Si è formato nella sua terra d’origine, la Campania, prima di diventare uno chef pluristellato, nonché personaggio pubblico di spicco grazie alla partecipazione a diversi programmi televisivi come MasterChef Italia e Cucine da Incubo.

Ma torniamo alle origini di Antonino Cannavacciuolo: fin da piccolo, complice la nonna, si è innamorato follemente della cucina. Una passione che lo ha portato naturalmente ad iscriversi alla scuola alberghiera della sua città, ovvero l’I.S.I.S. “F. De Gennaro”, dove il padre Andrea, anche lui cuoco, ha insegnato. Al termine degli studi, nel 1993, Antonino Cannavacciuolo ha così conseguito l’Attestato di Cucina.

L’aneddoto sulla gita al Lago Maggiore e l’approdo a Villa Crespi

È durante la frequentazione della scuola alberghiera che il giovane Antonino ha avuto l’occasione di fare una gita sul Lago Maggiore, rimanendone affascinato. La leggenda vuole che Cannavacciuolo si ripromise già allora di ritornarci per restarci per sempre (cosa che farà poco tempo dopo e che gli permetterà di dare prova delle sue capacità ai fornelli).

Dopo le prime esperienze nella penisola sorrentina, proprio in quei luoghi piemontesi che l’avevano rapito, verso il lago d’Orta, è stato indirizzato dal padre (che inizialmente aveva opposto qualche resistenza all’avviamento verso il lavoro da cuoco del figlio) perché aveva diversi amici cuochi che storicamente hanno caratterizzato tale zona, da dove partivano per lavorare nelle cucine dei grandi hotel d’Europa.

Nel 1999, al termine della gavetta e con tanta determinazione, Cannavacciuolo ha assunto la gestione della dimora storica Villa Crespi, ricoprendo il ruolo di chef patron (che gli garantirà ben 3 stelle Michelin). Da lì, la sua carriera è decollata con un ritmo inarrestabile, fino a diventare anche il volto noto di diversi programmi Tv incentrati sulla cucina.

Perché Antonino Cannavacciuolo è stato premiato come chef-mentore

Forse non tutti lo sanno, ma ad Antonino Cannavacciuolo è stato conferito anche il riconoscimento speciale di chef-mentore. Nella sua lunga e intensa carriera ricca di successi, infatti, il gigante buono della cucina italiana ha dimostrato la sua spiccata capacità nel formare talenti tra i fornelli. Le sue cucine, infatti, hanno fatto da palestra per numerosi chef talentuosi, soprattutto quella di Villa Crespi, che hanno collezionato nella loro carriera molte più stelle Michelin rispetto alla media. Risultati che certificano la sua abilità non solo come chef e imprenditore di successo, ma anche come ottimo formatore per giovani talenti appassionati di cucina e determinati a diventare grandi chef.