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Sara Errani Fonte foto: ANSA

Che scuola ha fatto Sara Errani, la campionessa di tennis

Sara Errani è una delle migliori tenniste italiane, nata a Bologna ma cresciuta a Massa Lombarda: che scuola ha fatto e che titolo di studio ha

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Sara Errani è una delle migliori tenniste italiane. Ma che scuola ha fatto la campionessa di tennis e come è riuscita, da giovanissima, a conciliare studio e lavoro?

Che scuola ha fatto Sara Errani

Sara Errani è nata a Bologna nel 1987 ma è cresciuta con la famiglia a Massa Lombarda, dove ha frequentato le scuole sino alle medie. Poi si è iscritta al primo anno di ragioneria a Lugo.

Come raccontato dalla stessa Sara Errani a Imola nel mondo, a causa dei suoi impegni sportivi, che prevedevano molte ore di allenamento e diversi spostamenti, non ha potuto frequentare un regolare corso di studi e ha proseguito la sua formazione scolastica da privatista. Sempre da privatista ha sostenuto l’esame di maturità a Lugo, anche se lei già abitava in Spagna. A 16 anni, infatti, l’atleta ha lasciato l’Italia per andare ad allenarsi inizialmente a Barcellona per sei mesi, poi a Valencia.

La scelta della Spagna è stata legata agli allenamenti e al coach che l’ha seguita in giro per il mondo per i tornei. Errani ha detto che nell’ambito del tennis nella penisola iberica si lavora più duramente e più professionalmente che in Italia.

Il racconto del padre su Sara, la scuola e il tennis

A Spazio tennis, il padre di Sara Errani, Giorgio, ha rivelato quali sono stati gli inizi della figlia nel mondo del tennis e come abbia conciliato studio e attività sportiva professionistica. L’atleta ha impugnato una racchetta, per la prima volta a 5 anni. Dopo un raduno nazionale della Fit a Trento con tutte le bambine del 1987, Sara ha capito che il tennis era il suo sport e ha continuato ad allenarsi costantemente.

È stata scelta per andare a fare l’Orange Bowl in Florida e, con i genitori, è andata a visitare l’Accademia di Bollettieri. Il padre le ha proposto di fare un anno di studio e tennis negli Stati Uniti. Lei è stata entusiasta e così è stata iscritta per frequentare l’anno scolastico in Florida all’Academy di Bollettieri.

Tornata dopo un anno in Italia si è allenata per altri due o tre anni nel Bel Paese per poi partire per la Spagna. Erano gli anni delle superiori e Giorgio Errani ha spiegato che “la scuola non aiuta per nulla il tennis e non aiuta quasi per nulla nemmeno tutti gli altri sport” perché secondo il padre dell’atleta azzurra “manca proprio la cultura sportiva in Italia”.

Nel nostro Paese non ci sarebbe la possibilità di far provare a tutti i bambini le varie discipline affinché i piccoli possano valutare qual è lo sport in cui riescono meglio.

“Chi vuole fare sport – ha detto Giorgio Errani – deve farlo privatamente pagando una quota, che vincola il ragazzo a fare solo quello sport per tutta la stagione, perché giustamente il genitore che paga un anno di pallavolo, per esempio, non ha nessuna intenzione di ritirare il figlio e ripagare per mandarlo a fare nuoto o un altro sport. All’estero in genere funziona tutto molto meglio anche da questo punto di vista”.