Che scuola hanno fatto Donald Trump e Kamala Harris
Ecco le scuole frequentate dai due candidati alle elezioni americane, Kamala Harris e Donald Trump e cosa dicono i loro programmi sull'istruzione
I due candidati alle elezioni per la presidenza degli Stati Uniti d’America, Kamala Harris e Donald Trump, hanno conseguito entrambi la laurea. Vediamo quali sono stati i loro percorsi di studio, dalle scuole dell’infanzia alle università, e quali sono le loro posizioni sul tema dell’istruzione, espresse nei loro programmi durante la campagna elettorale.
- Che scuola ha fatto Donald Trump
- Che scuola ha fatto Kamala Harris
- Il programma elettorale sulla scuola di Trump e Harris
Che scuola ha fatto Donald Trump
Donald Trump è nato il 14 giugno 1946 a Jamaica Estates, nel Queens, un sobborgo di New York. È il quarto dei cinque figli avuti dai genitori Fred (il padre di origine tedesca) e Mary MacLeod (la madre di origine scozzese).
Ha frequentato la scuola materna ed elementare Kew-Forest School a Wareham Place, in Jamaica Estates, dove è nato. È rimasto in questa scuola fino ai 13 anni, quando suo padre lo spostò alla New York Military Academy (NYMA) fino al raggiungimento del diploma delle scuole superiori. Il motivo sarebbe ricollegabile al fatto che Donald Trump fosse “una piccola peste da bambino”, come dichiarato dallo stesso padre in un’intervista del 1983.
La scuola NYMA era un collegio privato, ma non legato alle forze armate americane, nonostante l’ambiente ricordasse in tutto quello militare. Gli studenti infatti indossavano uniformi, seguivano specifiche regole disciplinari ed erano suddivisi in “gradi” proprio come in una caserma militare.
Terminati gli studi superiori, l’imprenditore e politico americano si è iscritto alla Fordham University, nel Bronx. Ha frequentato questa università per due anni, dal 1964, ma ha poi cambiato istituto iscrivendosi alla Wharton School of Finance and Commerce dell’Università della Pennsylvania. Qui ha frequentato la facoltà di Economia, tra le più importanti degli USA, laureandosi nel maggio del 1968.
È durante gli anni di studio universitario che il Tycoon ha iniziato a muovere i primi passi nell’industria di famiglia, che era attiva nel mondo dell’edilizia borghese a New York.
Che scuola ha fatto Kamala Harris
Kamala Harris (il nome completo è Kamala Devi Harris), è nata il 20 ottobre 1964 a Oakland, in California, da madre indiana e padre di origine giamaicana.
La politica e 49ª vicepresidente degli Stati Uniti d’America vanta un ottimo percorso di studi che l’ha portata ha ottenere più titoli. Ha frequentato la scuola dell’infanzia a Berkeley, dal 1969. In quegli anni ha beneficiato del servizio di bus desegregation busing, facente parte di un programma di integrazione razziale.
Dopo il divorzio dei genitori, Kamala si è trasferita all’età di 12 anni con la sorella e la madre a Montréal, in Canada. Qui ha frequentato la Westmount High School a Westmount, ottenendo il diploma di scuola superiore nel 1981.
Si è iscritta poi all’Università Howard di Washington, dove ha conseguito la laurea di primo livello (Bachelor of Arts) in scienze politiche ed economia, nel 1986. È durante gli anni universitari che ha iniziato ad appassionarsi al mondo del dibattito politico e nel secondo anno di studi universitari ha anche lavorato per il senatore democratico Alan Cranston.
La candidata democratica alle elezioni presidenziali, dopo la laurea, si è trasferita nuovamente in California, dove dal 1986 al 1989 ha frequentato la facoltà di Legge all’Hastings College of the Law di San Francisco, dove si è laureata e ha superato l’esame di avvocato nel 1990. Ha iniziato così la sua carriera come vice procuratrice distrettuale della Contea di Alameda dal 1990 al 1998, come procuratrice distrettuale di San Francisco (fino al 2011) e poi della California.
Il programma elettorale sulla scuola di Trump e Harris
Anche la scuola è un tema di fondamentale importanza all’interno dei programmi politici dei candidati alle elezioni presidenziali americane. Harris e Trump si trovano su due visioni contrapposte in merito alla gestione dell’istruzione americana di ogni grado: la democratica Kamala Harris sostiene una linea interventista che supporti gli studenti delle classi sociali più povere e svantaggiate, e gli alunni a rischio emarginazione, come quelli LGBTQ+. Ma non solo. Si prevedono azioni per un’assistenza all’infanzia più accessibile e la promozione di un accesso più ampio all’istruzione superiore, per cui sarebbe necessario investire in college comunitari gratuiti.
Di un’altra visione è il repubblicano Donal Trump, che sostiene invece una meritocrazia individualistica e competitiva: in candidato alla Casa Bianca promette di ridurre le tasse e la spesa pubblica su temi sociali e sulle scuole pubbliche. Sostiene infatti che con impegno e dedizione si possono ottenere eccellenti risultati, senza bisogno di aiuti.
Due visioni opposte, quindi, quelle di Trump e Harris a proposito dell’istruzione e della scuola. Nel manifesti dei Repubblicani, infatti, si leggono i “Dieci principi per raggiungere ottimi risultati che portano ad ottenere eccellenti lavori”, mentre nei manifesti dei Democratici si sostiene che “ogni studente merita un’istruzione di qualità, indipendentemente dal codice postale o dal reddito dei genitori”.