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Interior designer: chi è, cosa fa e come diventarlo

Virgilio Scuola

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REDAZIONE

Virgilio Scuola è un progetto di Italiaonline nato a settembre 2023, che ha l’obiettivo di supportare nell’apprendimento gli studenti di ogni ordine e grado scolastico: un hub dedicato non solo giovani studenti, ma anche genitori e insegnanti con più di 1.500 lezioni ed esercizi online, video di approfondimento e infografiche. Ogni lezione è pensata e realizzata da docenti esperti della propria materia che trattano tutti gli argomenti affrontati dagli studenti durante il percorso scolastico, anche quelli più ostici, con un linguaggio semplice e immediato e l'ausilio di contenuti multimediali a supporto della spiegazione testuale.

L’interior designer è un professionista specializzato nella progettazione e ottimizzazione degli spazi interni, con l’obiettivo di renderli funzionali, esteticamente piacevoli e in armonia con le esigenze di chi li vive. Questa figura unisce competenze tecniche e artistiche per trasformare ambienti residenziali, commerciali e pubblici in luoghi accoglienti e pratici.

Chi è e cosa fa l’Interior Designer

L’interior designer è una figura professionale che unisce creatività, competenze tecniche e sensibilità estetica per trasformare gli spazi interni in ambienti funzionali e armoniosi. Il suo lavoro parte sempre dall’analisi delle esigenze del cliente. Questo significa ascoltare attentamente i desideri, le aspettative e le necessità specifiche, sia che si tratti di un’abitazione privata, di un ufficio o di un locale commerciale. In questa fase, il designer raccoglie informazioni sullo stile di vita del committente, sul budget disponibile e sul tipo di atmosfera che si vuole creare.

Una volta compresi i bisogni, il professionista valuta con attenzione lo spazio a disposizione. Ogni ambiente ha caratteristiche uniche, come la dimensione, la disposizione delle finestre e dei punti luce, i vincoli architettonici e le possibilità di modifica strutturale. È compito dell’interior designer studiare questi elementi per individuare soluzioni che ottimizzino l’uso dello spazio, migliorino la vivibilità e rispondano ai gusti estetici del cliente.

Dopo questa fase preliminare, l’interior designer entra nel cuore del suo lavoro: la progettazione. Qui vengono definite le scelte principali, come la disposizione degli arredi, la scelta dei materiali, le finiture e i colori. Ogni decisione è guidata dall’obiettivo di creare un ambiente equilibrato, funzionale e in sintonia con lo stile desiderato. Ad esempio, in un soggiorno di una casa moderna potrebbe optare per mobili minimalisti e una palette cromatica neutra, mentre in un negozio potrebbe utilizzare colori vivaci per attirare l’attenzione dei clienti e guidare il loro percorso all’interno dello spazio.

La selezione degli arredi, dei materiali e delle finiture rappresenta un altro passaggio cruciale. Il designer deve proporre soluzioni che siano non solo esteticamente piacevoli, ma anche pratiche e adatte all’uso quotidiano. Per una famiglia con bambini, ad esempio, opterà per tessuti resistenti e lavabili, mentre per un ristorante di lusso sceglierà materiali di pregio come marmi o legni lavorati artigianalmente.

Per aiutare il cliente a immaginare il risultato finale, l’interior designer utilizza strumenti avanzati come disegni tecnici, planimetrie e rendering tridimensionali. Questi ultimi, in particolare, permettono di visualizzare ogni dettaglio del progetto con un alto livello di realismo, facilitando eventuali modifiche prima dell’inizio dei lavori.

Il lavoro dell’interior designer non si ferma alla progettazione: il professionista coordina le attività di un team di collaboratori che può includere architetti, artigiani, ingegneri edili e altre figure specializzate. Inoltre, supervisiona i lavori in cantiere per garantire che ogni fase rispetti il progetto originale, le tempistiche e il budget concordato. Questa supervisione è essenziale per assicurare un risultato finale che rispecchi le aspettative del cliente e mantenga elevati standard di qualità.

Come diventare Interior Designer

Diventare interior designer richiede un percorso formativo specifico e un costante impegno nell’aggiornamento professionale. La prima tappa è generalmente il conseguimento di una laurea triennale in Interior Design o Architettura, che fornisce le basi teoriche e pratiche necessarie. Durante questo percorso di studi, si affrontano materie come la progettazione, la storia del design, l’ergonomia, l’uso dei software di disegno tecnico e le tecniche di rappresentazione grafica. Gli studenti imparano a combinare creatività e funzionalità, sviluppando soluzioni che soddisfano le esigenze estetiche e pratiche.

Dopo la laurea, molti scelgono di specializzarsi attraverso master o corsi post-laurea, che consentono di approfondire tematiche specifiche come il design sostenibile, l’illuminotecnica o il luxury design. Questi programmi offrono anche l’opportunità di collaborare con aziende del settore e di costruire un network professionale.

Un altro passaggio fondamentale per diventare interior designer è rappresentato dai tirocini e stage. Lavorare presso studi di design o architettura permette di acquisire esperienza pratica, confrontarsi con progetti reali e sviluppare un portfolio professionale. Questi periodi di formazione sul campo sono essenziali per entrare nel mercato del lavoro con una solida base di competenze operative.

Infine, il settore del design è in costante evoluzione, e per rimanere competitivi è indispensabile un aggiornamento continuo. Partecipare a fiere, workshop e corsi di formazione permette di conoscere le ultime tendenze, tecnologie e materiali. Ad esempio, oggi si registra un crescente interesse per le soluzioni green e per i materiali ecologici, che stanno rivoluzionando il settore dell’arredamento e della progettazione.

Le opportunità lavorative e lo stipendio di un Interior Designer

Le opportunità lavorative per un interior designer sono molteplici e variano a seconda delle competenze acquisite e del settore di specializzazione. Uno sbocco tradizionale è rappresentato dagli studi di architettura e design, dove il professionista collabora a progetti residenziali, commerciali o pubblici, lavorando in team con altri specialisti.

Un’altra possibilità è lavorare per aziende di arredamento, contribuendo alla progettazione di collezioni di mobili o offrendo consulenze personalizzate ai clienti. In questo contesto, l’interior designer può essere coinvolto nella creazione di showroom, spazi espositivi e ambienti che valorizzano i prodotti dell’azienda.

Altri interior designer scelgono di collaborare con imprese edili e di ristrutturazione, affiancando i tecnici nella definizione di soluzioni estetiche e funzionali per nuovi edifici o ristrutturazioni. Ad esempio, possono progettare gli interni di un appartamento di lusso in un nuovo complesso residenziale, curando ogni dettaglio, dai pavimenti alle luci.

Il settore commerciale e turistico offre ulteriori sbocchi professionali. Gli interior designer possono specializzarsi nella progettazione di negozi, ristoranti, hotel e spa, creando spazi che migliorano l’esperienza del cliente e rispettano al contempo normative di sicurezza e funzionalità.

Per chi desidera maggiore autonomia, la libera professione rappresenta un’opzione interessante. Questo ruolo permette di gestire progetti in modo indipendente, ma richiede competenze imprenditoriali per promuovere i propri servizi, negoziare con i clienti e gestire ogni fase del lavoro.

Dal punto di vista economico, lo stipendio di un interior designer varia notevolmente in base all’esperienza e al contesto lavorativo. Un professionista alle prime armi guadagna mediamente tra 20.000 e 25.000 euro lordi annui, mentre con l’esperienza si possono raggiungere cifre comprese tra 35.000 e 50.000 euro. Nei contesti più esclusivi, come il design di alta gamma o i progetti internazionali, gli stipendi possono superare i 60.000 euro annui, soprattutto per chi lavora come libero professionista e ha una clientela consolidata.