Decreto legislativo n. 62 del 2017: cos'è e cosa stabilisce
Il Decreto Legislativo n. 62 del 2017 rappresenta una tappa significativa nella riforma del sistema educativo italiano, introducendo nuove norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione, nonché modifiche sostanziali agli esami di Stato. Questo provvedimento, emanato in attuazione della Legge 13 luglio 2015, n. 107, nota come "Buona Scuola", ha avuto un impatto profondo sulle pratiche didattiche e valutative, mirando a promuovere una maggiore equità e trasparenza nel percorso formativo degli studenti.
- Cosa afferma il decreto legislativo n. 62 del 2017
- Le conseguenze del decreto legislativo n. 62/2017
Cosa afferma il decreto legislativo n. 62 del 2017
Il Decreto Legislativo n. 62 del 2017 introduce una serie di disposizioni volte a rinnovare il sistema di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti nel primo ciclo di istruzione, oltre a riformare gli esami di Stato. Le principali novità possono essere sintetizzate come segue:
- Valutazione formativa ed educativa: il decreto sottolinea l’importanza di una valutazione che non sia meramente sommativa, ma che abbia una funzione formativa ed educativa, contribuendo al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli studenti. La valutazione deve documentare lo sviluppo dell’identità personale e promuovere l’autovalutazione in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze.
- Certificazione delle competenze: viene introdotta la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Questa certificazione attesta il livello di acquisizione delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, in coerenza con le indicazioni europee.
- Esame di Stato conclusivo del primo ciclo: il decreto modifica la struttura dell’esame di Stato al termine della scuola secondaria di primo grado, prevedendo:
- Prove scritte: Italiano, matematica e una lingua straniera.
- Colloquio orale: finalizzato a valutare le competenze trasversali e il livello di acquisizione delle competenze chiave.
- Prove INVALSI: italiano, matematica e inglese, da svolgersi nel corso dell’anno scolastico, il cui esito non influisce sull’ammissione all’esame ma costituisce un elemento di riflessione per il miglioramento del sistema educativo.
- Ammissione all’esame di Stato: l’ammissione all’esame di Stato è subordinata alla frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, salvo deroghe motivate, e al raggiungimento di un livello adeguato di apprendimento.
- Valutazione del comportamento: viene introdotta una specifica valutazione del comportamento degli studenti, espressa in decimi, che concorre alla valutazione complessiva e può influire sull’ammissione all’esame di Stato.
- Valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES): il decreto prevede specifiche modalità di valutazione per gli alunni con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), garantendo l’adozione di misure compensative e dispensative adeguate.
Queste disposizioni mirano a rendere il sistema di valutazione più equo, trasparente e orientato al miglioramento continuo degli apprendimenti, valorizzando le competenze acquisite dagli studenti nel corso del loro percorso formativo.
Le conseguenze del decreto legislativo n. 62/2017
L’implementazione del Decreto Legislativo n. 62 del 2017 ha comportato una serie di cambiamenti significativi nel sistema educativo italiano, con ripercussioni su diversi aspetti della didattica e della valutazione.
- Rinnovamento delle pratiche valutative: le scuole sono state chiamate a rivedere le proprie modalità di valutazione, adottando un approccio più formativo ed educativo. Questo ha comportato la necessità di una maggiore attenzione alla personalizzazione degli apprendimenti e alla valorizzazione delle competenze trasversali degli studenti.
- Introduzione della certificazione delle competenze: la certificazione delle competenze ha richiesto alle istituzioni scolastiche di sviluppare strumenti e criteri adeguati per attestare il livello di acquisizione delle competenze chiave da parte degli studenti. Questo processo ha stimolato una riflessione approfondita sulle pratiche didattiche e sulla necessità di promuovere un apprendimento significativo e duraturo.
- Modifica degli esami di Stato: la riforma degli esami di Stato ha comportato una riorganizzazione delle prove e delle modalità di valutazione, con l’introduzione di nuove tipologie di prove scritte e orali. Questo ha richiesto un adeguamento da parte dei docenti e degli studenti, nonché una revisione dei programmi e delle metodologie didattiche.
- Valutazione del comportamento: l’introduzione della valutazione del comportamento ha posto l’accento sull’importanza delle competenze relazionali e civiche degli studenti, promuovendo una maggiore attenzione al clima scolastico e alla partecipazione attiva degli alunni alla vita della comunità scolastica.
- Inclusione degli alunni con BES: le disposizioni relative alla valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali hanno rafforzato l’attenzione all’inclusione e alla personalizzazione degli apprendimenti, promuovendo l’adozione di strategie didattiche e valutative adeguate alle esigenze di ciascun alunno.
In sintesi, il Decreto Legislativo n. 62 del 2017 ha rappresentato un passo importante verso un sistema educativo più inclusivo, equo e orientato al miglioramento continuo degli apprendimenti, ponendo al centro lo sviluppo integrale degli studenti e la valorizzazione delle loro competenze.