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disturbi dell'apprendimento Fonte foto: 123rf

Disturbi dell'apprendimento: perché è importante riconoscerli

Cosa sono i disturbi dell'apprendimento e perché è importante riconoscerli per tempo.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Si sente parlare sempre più spesso di problemi dell’apprendimento riscontrati in ambito scolastico e in grado di portare a brutti voti o a difficoltà nel comprendere nozioni apparentemente semplici.

In merito, però, c’è ancora tanta confusione che porta a fare considerazioni spesso errate e in grado di complicare le cose o di ritardare la diagnosi. Cerchiamo quindi di capire quali sono e come fare a riconoscerli per tempo. Aspetto che si rivela estremamente importante per i bambini che ne soffrono.

Quali sono i disturbi dell’apprendimento

I disturbi dell’apprendimento, noti anche come DSA, possono riguardare diversi aspetti ma hanno in comune la prerogativa di portare a disagi, brutti voti, insuccessi scolastici e situazioni sicuramente spiacevoli da vivere. Per questo motivo è molto importante imparare a riconoscerli al fine di poter agire tempestivamente e prima che la loro presenza mini l’autostima del bambino portando a problemi di altro tipo.

Per prima cosa è quindi importante sapere che i DSA hanno natura neurobiologica e che possono riguardare la scrittura, la lettura e il calcolo. Possono presentarsi singolarmente o insieme e sono noti come dislessia (difficoltà nel leggere), disgrafia (difficoltà a livello grafico), discalculia (difficoltà nel fare i calcoli) e disortografia (difficoltà nel rispettare le regole ortografiche). Ognuno di essi può essere diagnosticato attraverso dei test standardizzati che vengono eseguiti da esperi del settore. Quando il risultato è al di sotto della media prevista, e si sono esclusi altri problemi come ritardo cognitivo o deficit di altro tipo, significa che si è in presenza di questo problema.

Come agire in presenza di uno dei problemi dell’apprendimento

Quando si riconosce un problema dell’apprendimento e, successivamente un DSA, è molto importante agire per tempo. Per farlo bisogna ottenere un certificato e comunicare la situazione alla scuola. I DSA sono infatti disciplinati dalla legge 170 del 2010 che afferma che pur manifestandosi in presenza di abilità cognitive adeguate, questi disturbi possono limitare le attività scolastiche di chi ne soffre. Per questo motivo ai bambini con DSA è garantito un sostegno da parte del sistema scolastico. Questo prevede la gestione dei disagi emotivi, l’organizzazione di verifiche studiate appositamente per il problema, maggior tempo a disposizione per svolgere le stesse, etc…

È prevista anche una comunicazione del problema alle famiglie degli altri bambini, al fine di evitare che i DSA (che se trattati, possono consentire un’adeguata formazione scolastica) diventino un ostacolo per chi ne soffre. Tra le risorse messe in atto dalla scuola ci sono anche programmi di videoscrittura, uso di calcolatrici o di mappe concettuali e tutto quanto può aiutare e sostenere gli studenti nel loro percorso scolastico. Ovviamente è fondamentale che i genitori siano i primi ad accettare la presenza del disturbo, aiutando i figli a non soffrirne e a trovare e mettere in atto strategie adatte per superarli. Ricordiamo infatti che un DSA non significa che il bambino è meno intelligente di altri ma che ha un problema nell’apprendimento. Problema che una volta riconosciuto e trattato può consentirgli di svolgere una vita scolastica alla pari con tutti gli altri, seppur con i dovuti accorgimenti.