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Come diventare tutor DSA: percorso, requisiti e competenze

Maria Taverna

Maria Taverna

PSICOLOGA CLINICA E DINAMICA

Psicologa clinica e dinamica, esperta nell'uso di tecniche cognitivo-comportamentali e profonda conoscitrice dei processi di comunicazione efficace. La sua esperienza pluridecennale nel campo delle disabilità le ha permesso di sviluppare una predisposizione all'individuazione e al trattamento degli stati di burnout, ansia e difficoltà nelle relazioni. Lo sviluppo ed il potenziamento delle sfere più personali dell'io individuale, attraverso il superamento di stati di blocco o difficoltà emotive, costituisce il nucleo centrale dei suoi trattamenti, che siano individuali, di coppia o di gruppo.

Diventare tutor DSA significa specializzarsi nel supporto personalizzato a studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, come dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. È una figura sempre più richiesta, sia nel contesto scolastico che familiare, in quanto offre un aiuto mirato nello studio, nell’organizzazione del metodo di lavoro e nel rafforzamento dell’autostima.

Il tutor DSA non è un insegnante di ripetizioni tradizionale, ma un professionista formato per intervenire con strategie efficaci, strumenti compensativi e approcci inclusivi, in base al profilo di funzionamento dello studente. Ma come si diventa tutor DSA? Qual è il percorso formativo da seguire? Quali competenze bisogna sviluppare?

Chi è e cosa fa un tutor DSA

Il tutor DSA è una figura educativa specializzata che affianca bambini, ragazzi (e talvolta adulti) con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, aiutandoli nello studio quotidiano, nella gestione delle emozioni legate alla scuola e nel rafforzamento dell’autonomia.

Il suo ruolo è estremamente importante perché coniuga conoscenze didattiche, pedagogiche e relazionali. Il tutor lavora spesso in sinergia con la famiglia, la scuola e i professionisti che seguono lo studente (neuropsichiatri, logopedisti, psicologi, ecc.).

Le sue attività comprendono:

  • Supporto nello svolgimento dei compiti, adattando i materiali e proponendo strategie alternative.
  • Insegnamento del metodo di studio personalizzato, con tecniche visive, uditive e multisensoriali.
  • Utilizzo e insegnamento degli strumenti compensativi come mappe concettuali, sintesi vocale, calcolatrici, software didattici.
  • Potenziamento dell’autonomia e dell’autoefficacia dello studente nel contesto scolastico.
  • Monitoraggio dei progressi e collaborazione con insegnanti e specialisti.

Chi può diventare tutor DSA

Il ruolo di tutor DSA può essere ricoperto da diverse figure, ma è richiesta una formazione specifica sui DSA e sull’approccio educativo personalizzato. Non è necessaria una laurea in pedagogia o psicologia, ma è sicuramente un vantaggio partire da una formazione in ambito educativo, psicologico, logopedico o sociale.

Possono intraprendere questo percorso:

  • Laureati (o studenti) in Scienze dell’Educazione, Psicologia, Scienze della Formazione, Logopedia.
  • Docenti o educatori che vogliono specializzarsi nel supporto ai DSA.
  • Tutor dell’apprendimento che desiderano ampliare le proprie competenze.
  • Professionisti del settore educativo che lavorano già con bambini o adolescenti.

In ogni caso, è fondamentale acquisire competenze specifiche attraverso corsi di formazione riconosciuti.

Come formarsi per diventare tutor DSA

Per diventare tutor DSA è necessario seguire uno o più corsi di formazione specifici, che forniscano una preparazione teorico-pratica sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento, sulle tecniche di intervento e sulla gestione educativa personalizzata.

I corsi più seri e completi prevedono moduli su:

  • Dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia: caratteristiche, diagnosi, impatto sull’apprendimento.
  • Neuropsicologia dell’apprendimento: funzionamento cognitivo e strategie compensative.
  • Didattica inclusiva e metodi di studio per DSA: mappe, schemi, sintesi, apprendimento multisensoriale.
  • Uso di strumenti compensativi digitali: software di sintesi vocale, libri digitali, calcolatrici, programmi per la scrittura assistita.
  • Relazione educativa e comunicazione efficace: motivazione, empatia, gestione delle emozioni.

È consigliabile scegliere corsi erogati da enti accreditati (università, associazioni professionali, enti di formazione riconosciuti) che rilasciano un attestato valido per lavorare in ambito scolastico e educativo.

Competenze necessarie per essere un buon tutor DSA

Oltre alla formazione tecnica, il tutor DSA deve sviluppare una serie di competenze relazionali e metodologiche per svolgere al meglio il proprio lavoro. Il tutor efficace è colui che sa costruire una relazione di fiducia con lo studente e adattare continuamente il proprio approccio alle sue esigenze specifiche.

Le competenze fondamentali includono:

  • Empatia e capacità di ascolto: per comprendere il vissuto scolastico ed emotivo dello studente.
  • Capacità di adattamento: ogni ragazzo è diverso e richiede strategie personalizzate.
  • Conoscenza delle tecnologie e dei supporti compensativi: strumenti fondamentali per l’autonomia.
  • Capacità organizzativa e progettuale: per pianificare interventi educativi efficaci.
  • Comunicazione efficace con la famiglia e con la scuola: per costruire una rete di supporto attiva e condivisa.

Dove può lavorare un tutor DSA

Il tutor DSA può operare in diversi contesti educativi e formativi, a seconda della propria specializzazione e disponibilità. La domanda è in costante crescita, soprattutto per il supporto pomeridiano allo studio.

Le principali opportunità lavorative si trovano in:

  • Doposcuola specialistici o centri educativi per DSA e BES.
  • Associazioni e cooperative sociali che offrono supporto scolastico personalizzato.
  • Collaborazioni con scuole pubbliche o paritarie, come figura di supporto extra-scolastico.
  • Attività da libero professionista, con interventi individuali a domicilio o online.

In alcuni casi, il tutor può anche collaborare con psicologi, logopedisti o pedagogisti in progetti multidisciplinari.

Quanto guadagna un tutor DSA?

Il compenso di un tutor DSA può variare in base a diversi fattori: esperienza, zona geografica, modalità di erogazione (privata o in cooperativa), livello scolastico dello studente, specializzazioni aggiuntive.

In media, un tutor privato può percepire dai 15 ai 30 euro l’ora, con punte più alte per professionisti con lunga esperienza o formazione avanzata. All’interno di centri educativi o cooperative, il compenso può essere inferiore, ma con maggiore continuità e stabilità.

Diventare tutor DSA è una scelta professionale di valore, che unisce competenza, sensibilità e passione educativa. È un ruolo in continua evoluzione, che richiede aggiornamento costante e capacità di lavorare in modo empatico e personalizzato con studenti che, con il giusto supporto, possono raggiungere risultati sorprendenti.

Investire nella formazione per diventare tutor DSA significa contribuire attivamente all’inclusione scolastica e al successo formativo di bambini e ragazzi con DSA, aiutandoli a riscoprire il piacere di apprendere e la fiducia in sé stessi.