Educazione sessuale a scuola: la proposta di Rocco Siffredi
L'icona del cinema per adulti ha espresso il suo parere sul tema dell’educazione sessuale nelle scuole: cosa sostiene Rocco Siffredi per i giovani?
Nelle scuole è indispensabile introdurre l’educazione sessuale e sentimentale. È quanto ha sostenuto Rocco Siffredi. L’attore e regista, tra le altre cose, ha parlato dei giovani e di come insegnare loro ad avere un buon rapporto con le emozioni e i sentimenti. Alla vigilia del sessantesimo compleanno, intanto Siffredi è in giro sui palcoscenici teatrali con un monologo autobiografico, uno spettacolo prodotto e diretto da Paolo Ruffini.
La proposta di Rocco Siffredi
Parlando dell’importanza d’insegnare ai ragazzi l’educazione sessuale e sentimentale, Siffredi ha evidenziato come oggi i giovani siano esposti a contenuti inadatti, spesso incontrati sul web, che rischiano di distorcere la loro percezione delle relazioni. Secondo lui, più che concentrarsi sugli aspetti tecnici, l’obiettivo primario dovrebbe essere quello di aiutarli a capire chi sono e a riconoscere i sentimenti.
“I ragazzi, oggi, si mettono a ridere se parliamo di posizioni. La cosa più importante è educarli ai sentimenti. Creare uno spazio dove possano capire a chi apparteniamo. Tutti noi”, ha detto in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.
Rocco Siffredi, internet e il porno
Per l’attore di cinema per adulti, agli studenti delle scuole bisogna insegnare bene come usare gli strumenti tecnologici e anche il web, evidenziando la differenza tra virtualità e realtà.
“Dobbiamo spiegargli anche come usare internet. Ci sono immagini che creano sempre più disagio in loro. I ragazzi sono completamente avvolti dagli ormoni, già presto dai 12 o 13 anni, impazziscono a causa degli ormoni, e nessuno glielo spiega, non i genitori e non gli insegnanti. Poi arrivano al porno pensando che sia tutto bello, che si sc… e ci si diverte” ma la realtà è differente.
La nuova vita a teatro di Rocco Siffredi
Siffredi è considerato colui che ha cambiato le regole del cinema per adulti. Parlando della sua carriera, l’attore ha spiegato che comunque è un lavoro complesso dove regna il senso di colpa verso la sessualità. Al di là dell’attività professionale, le cose che lo hanno reso più felice sono “sicuramente mia moglie e la mia famiglia. Sopra ogni cosa” mentre ciò che lo ha reso più infelice è stata la dipendenza dal sesso, di cui ha più volte parlato.
Ora però Rocco sta iniziando una nuova avventura sui palcoscenici, un’esperienza che lo entusiasma ma “ci vado piano – ha detto – perché il teatro è fatto da chi ha studiato per farlo. Non mi aspettavo di vivere questa esperienza. Fino a quando non ho visto a New York lo spettacolo in cui c’era Mike Tyson che si raccontava. Ho pensato che era fighissimo e che mi sarebbe piaciuto farlo”. Si parte da Torino, una città che l’attore abruzzese considera “molto popolare. C’è tanta gente ex Fiat che arriva dalla Puglia, dalla Calabria, dalla Sicilia. Mi trovo più a mio agio qui che a Milano. Perché io sono un uomo del Sud”.
Rocco Siffredi e l’ipotesi di vietare i video porno ai giovani
Tornando al tema dell’educazione sessuale, lo scorso anno Rocco Siffredi ha sostenuto la proposta della ministra per le pari opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella di vietare ai più giovani l’accesso ai video pornografici. L’attore in particolare ha puntato l’attenzione sui siti ad accesso gratuito e libero per tutti, avanzando una richiesta: “Blocchiamo tutti i siti porno gratuiti in rete. Se dovesse servire a portare avanti la battaglia, sarei anche disposto a chiudere il mio a pagamento”.
In quell’occasione a ‘Vanity Fair’ Siffredi ha spiegato che “il vero problema sono sempre stati i siti gratuiti che ti permettono di vedere senza verificare l’età, di pubblicare il revenge porn, di postare persone che non erano d’accordo e soprattutto fanno educazione sessuale ai ragazzini. Il che non è semplicemente sbagliato: è criminale”. Poi ha aggiunto che “la demonizzazione del porno non serve, è assurda, perché noi non facciamo educazione sessuale: siamo entertainment come qualsiasi altro tipo di cinema”.