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Il tennista italiano Jannik Sinner Ipa

La laurea a Jannik Sinner è un caso, la nuova proposta a Ferrara

La proposta di una laurea ad honorem a Jannik Sinner sta facendo discutere: una nuova voce si è levata contro questa idea, proponendo un'alternativa

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Continuano le polemiche riguardanti la proposta di assegnare a Ferrara una laurea ad honorem a Jannik Sinner, tennista altoatesino reduce dalla storica vittoria a Wimbledon 2025: lui è il primo italiano ad aver vinto il singolare dello Slam del Regno Unito. Diverse le voci che si sono levate contro questa decisione che è parsa a molti poco opportuna, come quella che vorrebbe lanciare una nuova proposta per assegnare una laurea a uno sportivo famoso e importante, che però non è il tennista.

Laurea ad honorem a Jannik Sinner: l’ennesima protesta

Daniele Vecchi dalle pagine dell’Estense, giornale online di Ferrara, ha spiegato perché non vorrebbe che fosse assegnata una laurea ad honorem a Jannik Sinner. “La Costituzione dice che ogni cittadino deve contribuire al pagamento delle imposte sulla base del suo reddito. Come contribuisce Sinner ai bisogni della collettività? Dribblando (pur lecitamente) il fisco italiano e scegliendo di risiedere a Montecarlo…”.

Nella sua lettera poi Vecchi, sottolineando che si tratta di un comportamento lecito, ha aggiunto che forse non è così “esemplare e tale da meritare una laurea ad honorem”. Lui si chiede anche “quali legami ha Sinner con Ferrara” e anche se si è “sicuri che accetterebbe volentieri la proposta. Qualcuno lo ha interpellato?”.

Lui ha un’altra proposta: al posto di dare una laurea ad honorem a Sinner, perché l’Università di Ferrara non la conferisce a Mirco Antenucci? Secondo lui sarebbe la scelta migliore, perché “ha solidi legami con Ferrara e paga le tasse in Italia”.

Questa non è l’unica lettera scritta all’Estense. In una precedente missiva, Mario Borgatti aveva detto di essere contrario all’iniziativa: “Non dimentico infatti lo sgarbo compiuto nei confronti del nostro (anche suo?) Presidente della Repubblica, quando rifiutò di recarsi al Quirinale, confermando (a mio parere) la definizione di ‘italiano riluttante’ coniata da Corrado Augias”. Si era anche chiesto se l’assenza di Mattarella a Wimbledon fosse casuale o legata proprio a questo “sgarbo”.

L’uomo si era chiesto: “Perché l’ateneo ferrarese dovrebbe premiare un atleta maleducato che fa pure una certa fatica ad esprimersi nella nostra lingua, forse meno amata del tedesco e dell’inglese?”.

Chi è Mirco Antenucci

Mirco Antenucci è un ex calciatore italiano, nato a Termoli l’8 settembre del 1984. L’attaccante è cresciuto a Roccavivara, nel Molise, con la famiglia composta da genitori e fratelli. Sposato dal 2014, ha due figlie: nel 2023 ha conseguito la laurea triennale in Psicologia presso l’università telematica eCampus con una tesi dal titolo “Sport and football management”.

Il legame con Ferrara è forte, visto che ha giocato diversi anni con la SPAL: prima in Serie B e poi facendo l’esordio in Serie A con gli estensi nel 2017. Antenucci ha contribuito molto ai successi ottenuti dalla squadra ferrarese negli anni in cui ha vestito la maglia della Spal, prima di passare al Bari.

La proposta della laurea ad honorem a Sinner

In seguito alla vittoria di Wimbledon 2025, Andrea Maggi, ex assessore allo Sport della prima giunta Fabbri a Ferrara, ha scritto sui social proponendo di assegnare una laurea honoris causa in Scienze Motorie a Jannik Sinner, presso l’Università di Ferrara.

Secondo Maggi sono tanti i motivi per avanzare questo riconoscimento: “Perché è un esempio bellissimo per i nostri giovani. Perché la nostra città ha una importante e solida tradizione sportiva. Perché il nostro Ateneo, a cui mi legano tanti affetti, tanto lavoro, è stato tra i primi a istituire un corso di laurea in Scienze motorie. Perché (forse) il gioco della racchetta è proprio nato a Ferrara”.

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