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studenti Fonte foto: 123rf

Le maestre potrebbero usare la penna verde: di cosa si tratta

L’uso della penna verde è sempre più una realtà. Scopriamo in cosa consiste e perché è considerato formativo.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più spesso della possibilità di introdurre in modo ufficiale la penna verde per la correzione dei compiti. Si tratta di un’iniziativa che, a dirla tutta, risale al 1975, anno in cui gli insegnanti usavano le penne verdi al posto di quelle rosse per rendere meno brutali le correzioni.

Un’usanza che recentemente è stata rivista da alcuni insegnanti che hanno provato a usare la penna verde in modo costruttivo ottenendo ottime risposte dagli studenti.

Penna verde: cos’è e come funziona

La penna verde, com’è facile immaginare, è una semplice penna con inchiostro verde. A renderla speciale è il suo utilizzo che è stato pensato per offrire agli studenti uno sprono in più. Se la penna rossa serve a indicare gli errori fatti, quella verde può infatti essere usata per evidenziare le parti particolarmente giuste o brillanti in un compito. In altre parole il suo utilizzo, al momento più diffuso in Spagna, ha la particolarità di rivalutare il metodo di correzione aiutando gli studenti a cogliere non solo gli errori fatti, ma anche le possibili potenzialità che hanno dimostrato attraverso il compito svolto. Un modo del tutto diverso per valutarli e che, per questo, è considerato particolarmente utile, soprattutto per aiutarli a cambiare approccio con i compiti e per rivedere gli errori fatti sotto un’ottica diversa. Un metodo che tra le altre cose, aiuterebbe ad aumentarne l’autostima.

Detto ciò, è importante tenere conto del fatto che, al contrario di quanto potrebbero pensare in molti, usare la penna verde non significa limitarsi a evidenziare tutto ciò che non sarà in rosso, ma a far risaltare solo quelle parti davvero importanti e che, pertanto, meritano un riconoscimento. In questo modo ogni compito offrirà la possibilità di capire dove si è sbagliato e dove, invece, è possibile lavorare per migliorare ancora. Una modalità sicuramente diversa rispetto a quella attuale ma, proprio per questo, da prendere in considerazione. Cosa che sta già succedendo in alcune zone del mondo e, in piccola parte, anche in Italia.

Come viene usata la penna verde nelle scuole

Trovare metodi alternativi per aiutare gli studenti, non solo ad apprendere quanto studiato, ma anche per incentivarli a migliorarsi giorno per giorno dovrebbe essere una delle prerogative della scuola. E, in tal senso, ci sono strumenti che possono aiutare a ottenere un simile risultato. Tra questi non si può non menzionare la penna verde sempre più usata in Spagna, dove la sua presenza è considerata ormai un valido aiuto per l’apprendimento degli studenti.

Ciò nonostante e, sebbene, in Italia non sia ancora utilizzata in modo ufficiale, sempre più insegnanti hanno iniziato a usarla in via sperimentale. I social, in tal senso, sono stati molto utili per farne conoscere l’importanza e il valore. E sempre dai social è emerso che gli studenti che hanno trovato le correzioni in verde si sono detti piacevolmente sorpresi e più motivati. In quest’ottica, quindi, la penna verde può diventare un vero e proprio simbolo educativo e volto a cambiare in meglio il modo in cui gli studenti apprendono