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Diario cartaceo a scuola Fonte foto: IPA

A scuola torna il diario cartaceo: l'annuncio di Valditara

Alla scuola primaria torna il diario cartaceo: l'annuncio del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara durante un convegno

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Dal prossimo anno scolastico alla scuola primaria torna il diario cartaceo: questo l’annuncio del ministro Giuseppe Valditara durante un convegno. Ecco cosa prevede la nuova circolare.

Torna il diario cartaceo alle elementari

L’idea del ministro Valditara è quella di evitare il superamento di alcune tradizioni del passato a causa del “dilagare delle nuove tecnologie sempre e comunque”. Così mercoledì 10 luglio, durante il convegno ‘La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica’ che si è tenuto a Roma, il responsabile della scuola ha annunciato il ritorno del diario cartaceo alle elementari.

È dall’anno scolastico 2012-2013 che in Italia esiste il registro elettronico. Questo ha fatto sì che, per le scuole elementari, gli alunni potessero non avere il diario, visto che i compiti venivano scritti dagli insegnanti direttamente “su quella scheda elettronica che un bambino era costretto a consultare oppure doveva ricorrere ai genitori”, ha affermato il ministro. Da settembre non sarà più così: “fermo restando che i genitori continueranno a essere avvisati con questo strumento – ha proseguito Valditara -, ho disposto che ritorni il diario di una volta, dove il bambino segna a penna che cosa deve fare per domani, per dopodomani, e i compiti a casa”.

In questo modo, ha continuato il ministro, “il genitore potrà controllare, se il figlio non gli fa vedere il diario, però così il bambino si abitua a scrivere”. Ed ha aggiunto: “Noi dobbiamo riabituare i nostri ragazzi al rapporto con la penna e con la carta“.

Valditara e la scrittura a mano

Giuseppe Valditara ha sempre sottolineato la sua posizione in merito alla scrittura a mano e alla lettura su carta, che per lui restano fondamentali. Durante l’iniziativa “Scuola digitale: il valore imprescindibile di carta e penna”, promossa nel luglio 2023 dalla Fondazione Luigi Einaudi, il ministro dell’Istruzione era intervenuto affermando: “La rete non può né deve spazzare via la carta e la penna perché lettura su carta e scrittura a mano sono insostituibili”.

E ancora: “L’apprendimento attraverso i libri non è rimuovibile dal sistema dell’Istruzione. La conoscenza, soprattutto nei primi anni di vita, passa attraverso la sollecitazione di tutti e 5 i sensi: sollecitare solo la vista, come avviene con il digitale, impedirebbe lo sviluppo armonico e completo della persona”.

“Il digitale non è rinunciabile, ma va governato – aveva chiarito Valditara in quell’occasione -. Alla logica dell’aut-aut preferisco la logica dell’et-et: valorizzare al massimo entrambe le opportunità”, aveva concluso.

Stop ai cellulari in classe fino alle scuole medie

Il ministro Valditara non ha firmato una circolare solo per riportare il diario cartaceo alle elementari, ma anche una per vietare l’uso dei cellulari in classe fino alle scuole medie. “Ho firmato una circolare che vieta, dal prossimo anno scolastico, l’utilizzo del cellulare a qualsiasi scopo, anche didattico, perché io non credo che si faccia buona didattica con un cellulare fino alle scuole medie“, ha affermato, sempre durante il convegno del 10 luglio a Roma ‘La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica’.

Questo divieto non riguarda “l’uso del tablet o del computer – ha aggiunto – che devono essere però utilizzati sotto la guida del docente“.