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Come finiscono le guerre: la lezione di prof Barbero Fonte foto: Ansa

La lezione speciale di prof Barbero su come finiscono le guerre

Il professore Alessandro Barbero, al teatro Carignano, ha parlato delle guerre in passato e oggi, di come funzionano e di come finiscono

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Lo scrittore e storico Antonio Barbero ha aperto al teatro Carignano di Torino la nona edizione di Biennale Democrazia, dal titolo “Guerre e Paci”. Il professore ha dialogato con la studiosa Manuela Ceretta sul conflitto e la pace nella storia. Per la prima volta il professor Barbero ha tenuto una lezione su come finiscono le guerre.

La guerra in Europa dopo il 1945

Il prof Barbero ha spiegato che “appassiona di più sapere come scoppiano le guerre e le rivoluzioni, quali sono state le cause. Come dall’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando si è arrivati alla prima guerra mondiale?” eppure lo storico ha sottolineato che spesso “i risultati delle guerre non hanno niente a che fare con le motivazioni. Ad esempio, la seconda guerra mondiale sarebbe scoppiata per difendere l’integrità territoriale della Polonia. Già qualche mese dopo, però, a nessuno importava più nulla di questo Paese che, alla fine, è stato tirato su come uno straccio e spostato di alcune centinaia di chilometri”.

Nonostante l’Europa abbia una storiografia ricca di trattati di pace, oggi si ritrova con una guerra sul suo territorio. A tal proposito Barbero ha detto che dopo il 1945 “è stata definita una svolta con due facce. La prima, positiva: Si iniziò a intendere la guerra come un crimine e chi iniziava una guerra era un criminale. Ci si è detti: è possibile un mondo senza conflitti. È stato creato l’Onu, in un richiamo al mondo. Poi, la svolta negativa: Sappiamo che questo progetto non ha funzionato più di tanto. La pace universale si è rivelata un’illusione, l’Occidente non ha dato un grande esempio sulla coerenza dei suoi ideali. Quando si decideva di fare la guerra, la si faceva: in Corea, Vietnam, Afghanistan, Iraq. Non c’è da stupirsi se il mondo ha smesso di credere nel sogno di pace”.

Cosa succede oggi quando c’è una guerra

Il fatto di considerare la guerra un crimine ha portato alla necessità di mascherare i conflitti chiamandoli diversamente, per esempio Putin parla di “operazione militare speciale”. “Le guerre non vengono più dichiarate, quindi non si è nemmeno più tenuti a rispettare certe regole”, ha detto Barbero.

Per evitare i conflitti attuali, secondo lo scrittore, sarebbe bastato rispettare certi insegnamenti. “Quello del 1945 era stato chiarissimo. Ci diceva che quando ci sono conflitti tra Stati bisogna intervenire e mediare”, sono le parole del professore.

Come finiscono le guerre

Non dichiarando più le guerre, Barbero ha sottolineato che “se non iniziano, non finiscono: la guerra di Corea non è mai finita, non è stato mai firmato un trattato di pace, ma solo un armistizio”. Intanto il prezzo lo pagano le persone che la storia la subiscono. Su come finiranno le guerre in corso Alessandro Barbero non può rispondere analizzando i fatti a ritroso, ma può allenare i suoi studenti, di qualsiasi età, a guardare la storia per leggere il presente.

Lo storico ha poi parlato della democrazia che starebbe meglio “se si avessero le idee chiare su cosa significa essere democrazia“. “Oggi non so se tutti, nei Paesi democratici, hanno la percezione di vivere in luoghi dove l’opinione è sempre ascoltata con rispetto”, ha aggiunto.