Salta al contenuto
aula vuota Fonte foto: 123rf

Liceo Virgilio occupato ma con regole: le parole di Valditara

L'occupazione del liceo Virgilio si è dimostrata diversa. Scopriamo perché e quali sono state le parole di Valditara.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Il liceo Virgilio di Milano è stato occupato dagli studenti. Questa volta, però, a differenza di quanto accaduto al Severi, sono state stabilite delle regole ben precise a salvaguardia della scuola.

Scopriamo bene cos’è successo, perché questo caso di occupazione si è rivelato ben diverso dal precedente e quali sono state la parole del Ministro dell’Istruzione e del Merito a riguardo.

Liceo Virgilio di Milano occupato: ecco quali sono le regole

In questo periodo di occupazioni scolastiche non può non saltare all’occhio quella recentemente avvenuta al liceo Virgilio di Milano. Qui gli studenti hanno deciso di occupare la scuola per protestare contro l’attuale sistema scolastico, proponendone uno nuovo e autogestito. Il tutto per un malessere che, come spiegato dagli studenti stessi, non è contro la presidenza della scuola ma verso le istituzioni. L’intento dei ragazzi è quindi quello di proporre un modello di scuola alternativo che sia a misura di studente e nel quale ognuno dovrà essere responsabile degli spazi comuni. Un pensiero che è stato ben espresso dall’atteggiamento messo in atto dagli occupanti della scuola che, nel farlo, hanno stabilito delle regole, subito messe in chiaro con le forze dell’ordine accorse durante la notte in cui è partita l’occupazione.

Mentre preside, vice preside e direttore dei servizi generali sono rimasti a scuola per la notte prevedendo quanto stava per accadere, i ragazzi si sono mostrati da subito collaborativi. È stata, infatti, messa subito in chiaro la volontà di prendersi cura della scuola e di non far entrare esterni, proprio al fine di non danneggiarla e di evitare che si ripeta quanto accaduto al liceo Virgilio della stessa città. Inoltre è stato stilato un vero e proprio programma che prevede collettivi e assemblee su temi di attualità diversi e riguardanti i giovani. Il tutto per cercare di ottenere quanto richiesto in precedenza ma senza risultati.

Le parole di Valditara sull’occupazione del liceo Virgilio

Messo a conoscenza di quanto avvenuto, Giuseppe Valditara si è subito espresso, dichiarando di essere lieto di aver portato a qualcosa con il suo recente schierarsi contro occupazione e devastazione. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti lodato gli studenti che hanno deciso di darsi delle regole e che hanno addirittura stabilito una lista di eventi volti a far funzionare al meglio la protesta. Secondo Valdirara, quindi, il suo messaggio duro contro chi occupa e devasta, e in alcuni casi non ben recepito dagli adulti, sarebbe invece arrivato forte e chiaro agli studenti che, agendo nel modo corretto, hanno dimostrato qual è il modo giusto di protestare.

Tornando sul suo recente discorso, Valditara ha infatti ribadito di non essere contro il diritto di occupare la scuola ma di non accettare che alla protesta si aggiunga la devastazione. Una presa di posizione che continua a considerare necessaria per far comprendere le responsabilità che gli studenti hanno nel momento in cui decidono di occupare un luogo destinato a tutti e che, in quanto tale, dovrebbe sempre essere mantenuto al meglio. Un pensiero che gli studenti dei liceo Virgilio hanno dimostrato di condividere a pieno, visto l’amore più volte dichiarato verso la loro scuola.