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Giancarlo Siani Fonte foto: ANSA

Napoli, studenti applaudono omicidio di Siani: si muove Valditara

Alcuni studenti a Napoli hanno applaudito alla scena dell'omicidio di Giancarlo Siani da parte della Camorra nel film Fortàpasc: annuncio di Valditara

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Gli studenti di una scuola media di Napoli stavano guardando al cinema ‘Fortapàsc‘, il film sulla storia del giornalista Giancarlo Siani, morto a 26 anni per mano della Camorra, quando, durante la scena dell’omicidio, sono partiti gli applausi. Sul caso è intervenuto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: ecco cosa ha detto.

Fortapasc: applausi degli studenti alla scena dell’omicidio di Siani

Tutto è successo al cinema Plaza del quartiere napoletano Vomero. Gli studenti della scuola media Amadeo Maiuri di Napoli hanno assistito, per un progetto scolastico, alla proiezione di ‘Fortàpasc’, il film di Marco Risi del 2009 che racconta la storia di Giancarlo Siani, giornalista napoletano ucciso il 23 settembre 1985 dalla Camorra all’età di 26 anni. Nella parte finale della pellicola, Siani, interpretato da Libero De Rienzo, arriva in auto sotto casa quando si avvicinano 2 sicari che danno fuoco alla raffica di colpi che uccidono il cronista. A quella scena, alcuni studenti che stavano assistendo alla proiezione hanno iniziato ad applaudire.

Intervistata dal ‘Corriere del Mezzogiorno’, la professoressa Simona Ballarini, referente dell’Educazione civica per la scuola media Maiuri, ha così spiegato quanto successo: “Confermo che quell’applauso c’è stato, ma non è stato l’unico, durante la proiezione – ha detto -. I ragazzi, oggi, esprimono spesso la loro partecipazione con queste manifestazioni plateali. L’appaluso è uno sfogo emotivo. C’è stato in altri momenti del film: quando Siani baciava la fidanzata, per esempio, o quando hanno arrestato il boss Valentino Gionta. Insomma – ha concluso l’insegnante -, io non leggo la cosa in modo diverso. In ogni caso gli alunni sono stati rimproverati per questi eccessi“.

Le parole del fratello di Giancarlo Siani

Alla morte non si applaude, mai, per nessuno. Questo non va spiegato, dovrebbe far parte dell’animo umano”, ha scritto sulla sua pagina Facebook Paolo Siani, fratello del cronista ucciso.

“Davanti alla morte si resta in silenzio, questo neppure va spiegato – ha proseguito Siani, pediatra ed ex parlamentare, già vicepresidente della Commissione parlamentare ‘Infanzia e Adolescenza’ -. Ma se invece accade che alcuni ragazzi, pochi, molto giovani, di una scuola che si sta impegnando per far crescere in loro il senso della legalità e della giustizia, applaudono alla morte violenta e quindi scelgono di stare dalla parte di chi spara, c’è bisogno che noi tutti ci si interroghi sul perché. Adesso, subito, prima che sia troppo tardi”.

“Non possiamo far finta di nulla – ha continuato Paolo Siani su Facebook -, dobbiamo intervenire, spiegare, raccontare, e lo dobbiamo fare con più forza, più veemenza, più coraggio, più passione, tutti. Perché ci riguarda tutti”.

“La sensibilizzazione contro le mafie e la violenza non è mai abbastanza, non possiamo arrenderci, neanche per un attimo. Io non mi arrendo. Noi non ci arrendiamo”, ha concluso.

Cosa ha detto Valditara sugli applausi all’omicidio di Siani

Su quanto accaduto a Napoli, è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “La scuola è e deve essere il primo presidio di legalità, è e deve essere una comunità, per definizione, antitetica a qualsiasi mentalità che rievochi quella mafiosa o addirittura plauda ad essa”, ha scritto sui social.

“Per questo – ha continuato il ministro -, la gravità del gesto di applaudire all’efferato assassinio camorristico del giornalista Giancarlo Siani, come è avvenuto a Napoli durante la proiezione del film ‘Fortapàsc’ da parte di alcuni studenti, mi sconcerta e mi preoccupa“. Valditara ha concluso affermando che “oggi stesso – 22 aprile – intendo quindi agire per fare piena luce sull’accaduto“.