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Nobel per la Pace 2024 Fonte foto: iStock

Nobel per la Pace 2024 a Nihon Hidankyo: cos'è e perché ha vinto

Il Comitato norvegese ha assegnato il Premio Nobel per la Pace 2024 ad un'organizzazione, la giapponese Nihon Hidankyo: cos'è e perché ha vinto

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Il Comitato norvegese per il Nobel ha assegnato il Nobel per la Pace del 2024 all’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo. Cos’è e perché ha vinto.

Nihon Hidankyo vince il Nobel per la Pace

L’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo ha vinto il Premio Nobel per la Pace 2024 “per i suoi sforzi a favore di un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato attraverso le testimonianze che le armi nucleari non devono mai più essere utilizzate”, si legge nella motivazione del comitato.

Nihon Hidankyo è una confederazione fondata nel 1956 dai ‘Hibakusha‘, ovvero i sopravvissuti al lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki durante la Seconda guerra mondiale. Dalla sua nascita, l’organizzazione giapponese ha promosso iniziative per migliorare le condizioni di vita delle persone sopravvissute ai bombardamenti atomici e per fare pressione sui governi di tutto il mondo per abolire le armi nucleari, spesso utilizzando proprio le testimonianze dei suoi membri.

L’importanza del “tabù nucleare”

Membri che, come ha ricordato il Comitato norvegese per il Nobel, “hanno lavorato instancabilmente per aumentare la consapevolezza sulle catastrofiche conseguenze umanitarie dell’uso di armi nucleari”. Grazie al loro impegno, in tutto il mondo si è venuto a consolidare il cosiddetto “tabù nucleare“, una “potente norma internazionale che stigmatizza l’uso di armi nucleari come moralmente inaccettabile”, hanno spiegato dal comitato.

I testimoni, hanno proseguito dal Comitato norvegese per il Nobel, “hanno contribuito a generare e consolidare un’opposizione diffusa alle armi nucleari in tutto il mondo attingendo a storie personali, creando campagne educative basate sulla propria esperienza e diffondendo urgenti avvertimenti contro la diffusione e l’uso di armi nucleari”. Gli Hibakusha “ci aiutano a descrivere l’indescrivibile, a pensare l’impensabile e a comprendere in qualche modo l’incomprensibile dolore e la sofferenza causati dalle armi nucleari”.

“Un giorno, gli Hibakusha non saranno più tra noi come testimoni della storia – ancora dal comitato -. Ma con una forte cultura della memoria e un impegno continuo, le nuove generazioni in Giappone stanno portando avanti la loro esperienza e il loro messaggio, ispirando ed educando le persone di tutto il mondo. In questo modo stanno aiutando a mantenere il tabù nucleare, precondizione per un futuro pacifico per l’umanità”.

Il Nobel per la Pace è differente dagli altri

Il Nobel per la Pace è uno dei premi internazionali più prestigiosi, ed è assegnato a personalità che lavorano “per la fratellanza fra nazioni, per l’abolizione o riduzione degli eserciti permanenti e per la promozione o il sostegno di processi di pace”, come chiese nel suo testamento l’industriale svedese Alfred Nobel.

A differenza degli altri premi Nobel, quello per la Pace viene assegnato in Norvegia e non in Svezia. La cerimonia di consegna si tiene infatti a Oslo, questo perché all’epoca dell’istituzione dei premi la Norvegia era ancora unita alla Svezia.

Il vincitore del Nobel per la Pace è scelto dal Comitato norvegese per il Nobel, composto da 5 persone scelte dal Parlamento della Norvegia. Si tratta dell’unico Nobel che può essere assegnato non solo a singole persone, ma anche a organizzazioni.

I premi Nobel 2024

Il 7 ottobre è stato assegnato il Premio Nobel per la Medicina ai biologi americani Victor Ambros e Gary Ruvkun per la scoperta dei microRna, molecole capaci di accendere e spegnere i geni giusti nelle cellule giuste.

L’8 è stata la volta del Nobel per la Fisica, vinto da John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton, che hanno utilizzato strumenti presi in prestito dalla fisica per sviluppare sistemi di machine learning con reti neurali artificiali.

Il 9 ottobre la Royal Swedish Academy of Sciences ha insignito del Nobel per la Chimica David Baker, Demis Hassabis e John Jumper per i loro studi sull’architettura delle proteine.

Ieri è stata decretata la vincitrice del Nobel per la Letteratura, la scrittrice sudcoreana Han Kang “per la sua intensa prosa poetica che affronta traumi storici ed espone la fragilità della vita umana”.

Per l’ultimo premio, il Nobel per l’Economia 2024, bisognerà attendere lunedì 14 ottobre.