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aula Fonte foto: 123rf

Occupazione nelle scuole: gli studenti pagheranno i danni

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito punta a misure severe contro chi occupa la scuola. Ecco, quanto riportato nella sua circolare e a cosa si deve una tale presa di posizione.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Nell’ultimo anno, si è sentito parlare molto spesso dell’occupazione nelle scuole e dei tanti danni, spesso anche gravosi, che ne sono conseguiti.

Alla luce degli ultimi eventi, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha inviato una circolare nella quale si fa riferimento alla necessità che a pagare i danni siano gli studenti. Scopriamo il tutto più nel dettaglio e da cosa è dipesa una simile scelta.

Gli studenti pagheranno i danni causati dall’occupazione nelle scuole

In seguito agli ultimi casi di occupazione nelle scuole e ai danni, spesso ingenti, che ne sono conseguiti, Giuseppe Valditara ha deciso di intervenire. Attraverso una circolare, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha dichiarato che l’atto stesso dell’occupazione espone gli studenti che la organizzano a reati tra i quali figura, ovviamente, anche il danno dei beni pubblici.

Sempre a suo dire, quindi, è necessario rivalutare le misure disciplinari previste dai regolamenti dei vari istituti e chiarire che i danni non devono essere a carico della comunità ma degli studenti stessi. Questi, in altre parole, dovranno farsi carico delle spese per le pulizie straordinarie, di eventuali ripristini di oggetti o parti della scuola danneggiati e di ogni altra attrezzatura (come pc, banchi o sedie) persi o distrutti.

Tra le altre cose, Valditara ha ricordato come l’occupazione impedisca il regolare svolgimento delle lezioni, andando a ledere il diritto allo studio di coloro che non aderiscono all’occupazione e che, ciò nonostante, si trovano a pagarne le conseguenze in fatto di preparazione. Sempre nella circolare è stato evidenziato, inoltre, l’invito alle scuole nel denunciare eventuali vandali.

Troppe scuole danneggiate dall’occupazione

La decisione di una contromisura così dura è data dagli ultimi casi di occupazione che, un po’ in tutta Italia, hanno portato a danni davvero ingenti nelle scuole. Un esempio sono il liceo Tasso di Roma che è costato ben 10mila euro di danni e il liceo Severi Correnti di Milano, al momento inagibile a causa dei troppi danni ancora sotto stima ma che, a quanto pare, ammontano a diversi migliaia di euro. In tal caso gli studenti si sarebbero già scusati, addossando gran parte della colpa a personaggi esterni che, tra le altre cose, li avrebbero spinti a concludere prima del tempo il periodo di occupazione. Una giustificazione che la direzione non sembra aver accolto visto e considerato che in simili casi, gli occupanti avrebbero potuto chiamare le forze dell’ordine, evitando di lasciare la scuola in mano a terzi.

Si tratta, insomma, di situazioni estreme e nelle quali, tante volte, si può perdere il controllo fino ad arrivare a esiti lontani da quelli desiderati, ma che restano insieme ai costosissimi danni. Ed è proprio per evitare simili situazioni che, al momento, il Ministro dell’Istruzione si sta impegnando per cambiare le cose e per rendere noto che chi occupa si assume sempre anche la responsabilità dell’istituto rivendicato e di tutto ciò che accade al suo interno, compresa l’importantissima incolumità delle persone. Un monito che a suo modo serve sicuramente a responsabilizzare e a dare un senso ancor più completo all’occupazione stessa che da oggi dovrà essere vista, tra le altre cose, come un gesto che può portare a diverse conseguenze.