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smartphone vietati alle superiori Fonte foto: ANSA

Smartphone vietati alle superiori, la nota: sanzioni ed eccezioni

Smartphone vietati anche alle scuole superiori con la nuova circolare del ministro Giuseppe Valditara: cosa prevede la nota su sanzioni ed eccezioni

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Smartphone vietati alle superiori. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato una nuova circolare che ha esteso il divieto di utilizzo del cellulare anche agli studenti del secondo ciclo di istruzione. Un intervento, questo, che Valditara ha definito “improcrastinabile” visti gli “effetti negativi, ampiamente dimostrati dalla ricerca scientifica, che un uso eccessivo o non corretto dello smartphone può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle loro prestazioni scolastiche”. Ma cosa prevede la nota in tema di sanzioni ed eccezioni?

La nuova circolare di Valditara che vieta gli smartphone alle superiori

Continua la battaglia del ministro Giuseppe Valditara contro gli smartphone. Dopo lo stop fino alle scuole medie, arriva quello per le superiori.

La nuova circolare, già annunciata a inizio giugno, stabilisce “anche per gli studenti del secondo ciclo di istruzione il divieto di utilizzo del telefono cellulare durante lo svolgimento dell’attività didattica e più in generale in orario scolastico“.

Valditara ha spiegato che questa misura si inserisce in un contesto internazionale di crescente preoccupazione per l’impatto delle tecnologie digitali sui giovani. La circolare richiama diversi studi a supporto della decisione, tra cui la ricerca “From decline to revival: Policies to unlock human capital and productivity” dell’OCSE, pubblicata nel 2024, che evidenzia come l’uso di smartphone e social media influenzi negativamente il rendimento scolastico.

Anche l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), attraverso il rapporto “A focus on adolescent social media use and gaming in Europe, central Asia and Canada” (2024), ha messo in luce un aumento significativo dell’uso problematico dei social media tra gli adolescenti, con l’insorgere di fenomeni di dipendenza.

“Sulla base di tali evidenze – si legge nella circolare firmata da Valditara -, sono sempre più numerosi i Paesi che, nell’ottica di migliorare i processi di apprendimento e di ridurre il tempo complessivo di connessione dei giovani alla rete, hanno introdotto o stanno introducendo misure per limitare, e in diversi casi proibire del tutto, l’uso dello smartphone in ambito scolastico”.

Per questo, il ministro ha ricordato di aver presentato una richiesta alla Commissione europea per prevedere il divieto dei cellulari a scuola in tutti i Paesi dell’Ue.

Le sanzioni disciplinari

Come previsto dalla circolare, le istituzioni scolastiche dovranno provvedere “ad aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa prevedendo per gli studenti del secondo ciclo di istruzione il divieto di utilizzo dello smartphone durante l’orario scolastico anche a fini didattici“.

Saranno i singoli istituti a stabilire “specifiche sanzioni disciplinari per coloro che dovessero contravvenire a tale divieto”. Inoltre, si legge ancora nella circolare, “è rimessa all’autonomia scolastica l’individuazione delle misure organizzative atte ad assicurare il rispetto del divieto in questione”.

Le eccezioni al divieto dei cellulari in classe alle superiori

La circolare prevede alcune importanti eccezioni all’utilizzo del cellulare a scuola riconoscendo la necessità di flessibilità in determinate circostanze.

In primo luogo, l’uso dello smartphone è sempre ammesso nei casi in cui sia previsto dal Piano educativo individualizzato (PEI) per gli alunni con disabilità, o dal Piano didattico personalizzato (PDP) per gli studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA).

In secondo luogo, il cellulare può essere utilizzato per motivate necessità personali. Questa clausola è volta a coprire situazioni di emergenza o esigenze particolari che richiedano una comunicazione urgente, pur restando inteso che l’uso deve essere limitato e giustificato.

Infine, un’eccezione significativa riguarda l’uso dello smartphone strettamente funzionale all’efficace svolgimento dell’attività didattica nell’ambito di specifici indirizzi del settore tecnologico, in particolare quelli dedicati all’informatica e alle telecomunicazioni, sulla base del progetto formativo adottato dalla scuola. Ciò significa che, in contesti didattici specifici dove il cellulare è uno strumento indispensabile per l’apprendimento di competenze tecnologiche, il suo impiego sarà consentito e regolamentato.

Al di là del divieto degli smartphone, la circolare conferma l’impiego di altri dispositivi tecnologici e digitali per finalità didattiche, come PC, tablet e lavagne elettroniche. Il ministero, infatti, ribadisce la necessità di sfruttare al meglio le potenzialità degli strumenti digitali già diffusi nelle scuole per migliorare la qualità dell’insegnamento e favorire l’apprendimento. L’obiettivo è quello di promuovere un’educazione all’uso responsabile e consapevole dello smartphone e degli altri strumenti digitali, con particolare attenzione alle tematiche legate all’intelligenza artificiale.

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