
Schettini e divieto smartphone: perché sono "tutte chiacchiere"
Il celebre prof de 'La fisica che ci piace' Vincenzo Schettini commenta il divieto degli smartphone a scuola: perché "sono tutte chiacchiere"
Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha vietato l’uso degli smartphone anche alle scuole superiori a partire dal prossimo anno scolastico. Una misura che, nelle intenzioni, dovrebbe arginare gli effetti negativi del digitale sui giovani. Eppure, non tutti gli addetti ai lavori sono convinti della sua efficacia. Tra questi c’è anche il celebre prof de ‘La fisica che ci piace’ Vincenzo Schettini, che ha liquidato il divieto come “tutte chiacchiere“.
- Perché il divieto degli smartphone a scuola "sono tutte chiacchiere" per Schettini
- Studenti favorevoli al divieto degli smartphone alle superiori
- Cosa prevede la circolare di Valditara sul divieto dei cellulari a scuola
Perché il divieto degli smartphone a scuola “sono tutte chiacchiere” per Schettini
“Ormai se ne portano due. Sono tutte chiacchiere”, ha detto il prof Vincenzo Schettini a Il Gazzettino commentando il divieto dell’uso dei cellulari in classe che il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha esteso anche alle superiori da settembre prossimo.
“Io non ho mai sequestrato un cellulare – ha proseguito l’insegnante -. La storia della cassettina per raccoglierli mi fa solo perdere tempo. Non voglio fare la maestra che toglie i telefoni“.
I ragazzi di oggi, ha spiegato Schettini, “si trovano nella tempesta del digitale e dei telefonini” e “fanno fatica a stare attenti“. Ma, ha sottolineato, sono proprio loro che “dovranno affrontare le sfide del futuro”. Per questo, a suo avviso, ciò che serve veramente è “consapevolezza” e “tempo”.
“In loro (giovani) riponiamo la nostra fiducia. Guardiamoli come figli, come nipoti. E non perdiamo mai il contatto con la realtà dell’aula“, ha concluso prof Schettini.
Studenti favorevoli al divieto degli smartphone alle superiori
Come riportato da Il Messaggero, secondo un sondaggio condotto da Swg, la maggioranza degli studenti approva il divieto dell’uso degli smartphone a scuola. Non solo: il 68% degli intervistati tra i 18 ed i 34 anni ha detto di sostenere anche il divieto dei social fino ai 15 anni, misura che lo scorso novembre è stata imposta in Australia per legge.
Cosa prevede la circolare di Valditara sul divieto dei cellulari a scuola
Il 16 giugno, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato una circolare che ha esteso il divieto di utilizzo del cellulare a scuola anche agli studenti delle superiori. Questa decisione, definita da Valditara “improcrastinabile”, si basa sugli “effetti negativi, ampiamente dimostrati dalla ricerca scientifica, che un uso eccessivo o non corretto dello smartphone può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle loro prestazioni scolastiche“.
La circolare prevede che le istituzioni scolastiche debbano aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa, stabilendo specifiche sanzioni disciplinari per chi contravviene al divieto. Inoltre, si legge ancora nella nota, “è rimessa all’autonomia scolastica l’individuazione delle misure organizzative atte ad assicurare il rispetto del divieto in questione”.
Tuttavia, sono previste alcune eccezioni: l’uso dello smartphone è ammesso se previsto dal Piano educativo individualizzato (PEI) per alunni con disabilità o dal Piano didattico personalizzato (PDP) per studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA). Usare il cellulare a scuola è consentito anche per motivate necessità personali (situazioni di emergenza) e per finalità strettamente didattiche in specifici indirizzi tecnologici (informatica, telecomunicazioni), sulla base del progetto formativo della scuola.
Al di là del divieto degli smartphone, la circolare conferma l’impiego di altri dispositivi tecnologici e digitali (PC, tablet, lavagne elettroniche) per finalità didattiche, ribadendo la necessità di promuovere un’educazione all’uso responsabile e consapevole degli strumenti digitali, con particolare attenzione alle tematiche legate all’intelligenza artificiale.
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