
Smartphone vietati a scuola (con eccezione): stretta in Trentino
Il Trentino ha presentato un disegno di legge e degli emendamenti per ampliare il divieto di uso degli smartphone a scuola, con qualche eccezione
Smartphone vietati in classe: a livello nazionale il ministro dell’Istruzione e del Merito ha annunciato per l’anno scolastico 2025/2026 di voler evitare l’utilizzo dei telefoni cellulari nelle scuole superiori. In Trentino è stato realizzato un disegno di legge che aggiunge a questo divieto restrizioni ancora più severe e importanti. L’intento è quello di perseguire la strada delineata dal ministro Giuseppe Valditara, specificando meglio quando è possibile usare lo smartphone e quando non lo è, introducendo delle eccezioni ed estendendo tale decisione anche alle scuole di altri ordine e gradi.
Smartphone vietati a scuola, disegno di legge in Trentino
In Trentino c’è un disegno di legge che vuole seguire l’indicazione del ministro dell’Istruzione e del Merito che riguarda il divieto dell’uso di cellulari a scuola alle superiori. Una decisione presa per “difendere la salute dei ragazzi“, come detto da Giuseppe Valditara, aggiungendo che “gli studi dimostrano l’impatto fortemente negativo dell’abuso del cellulare sullo sviluppo cognitivo. Al G7 di Trieste lo scorso anno l’Ocse chiarì che l’uso del cellulare a scopi didattici incide negativamente persino sulle facoltà di apprendimento delle materie scientifiche”. Nella Regione dell’Italia Settentrionale, però, si vuole compiere un ulteriore passo in avanti, partendo dalla posizione del ministero.
La Quinta Commissione ha dibattuto a lungo sul tema, fino a quando i consiglieri non si sono espressi in modo positivo sull’articolo 5 del disegno di legge 36 proposto dalla consigliera provinciale Vanessa Masè. Questo articolo prevede il divieto dell’uso dello smartphone durante le ore scolastiche per gli alunni delle elementari e delle medie. Vanessa Masè ha spiegato che l’utilizzo dei telefoni in classe rappresenta “l’emergenza di oggi ed è fondamentale riuscire a fare qualcosa”.
L’assessora Francesca Gerosa ha presentato una proposta che diventerà un emendamento in Quarta commissione per allargare il divieto a tutte le scuole, quindi non solo alla scuola primaria e alla secondaria di primo grado, ma anche ad altre realtà.
Quando i cellulari potranno essere usati a scuola
Con questi emendamenti e queste proposte presentati in modo ufficiale si vuole stabilire un limite all’uso dei dispositivi digitali. Tali strumenti, però, si potranno continuare ad usare con alcune eccezioni, ad esempio a scopo didattico, pedagogico o in caso di studenti con disabilità o di progetti sperimentali legati all’innovazione tecnologica.
Il nuovo emendamento proposto rimanda a ogni istituto la responsabilità in merito alla questione, sia per inserire queste nuove regole nei vari regolamenti scolastici sia per trovare il modo di farli rispettare. La consigliera Vanessa Masè ha spiegato che “nonostante si usi il termine specifico, si tratta indirettamente di un divieto per tutti gli altri utilizzi che non siano appunto quelli previsti dalla legge”.
Si tratta di un aspetto da tenere in considerazione “perché la formulazione così emendata riesce a bypassare le perplessità che erano state sollevate sul divieto secco dell’uso dei telefonini nelle scuole elementari e medie. Una formulazione quella proposta da Francesca Gerosa che, pur inserendo una posizione molto ferma, salvaguarda anche l’autonomia dei singoli istituti. Prevedendo quello che si può fare si esclude quindi tutto il resto”.
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