Salta al contenuto
Invalsi Fonte foto: iStock

Invalsi 2024, i risultati: è allarme nelle scuole medie

Sono usciti i risultati dei test Invalsi 2024 e scatta l'allarme nelle scuole medie: ecco tutto quello che c'è da sapere sugli esiti delle prove

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

È uscito il rapporto Invalsi 2024, che analizza i risultati dei test che ogni anno vengono somministrati a tutti gli studenti di alcune classi (seconda e quinta elementare, terza media, seconda e quinta superiore) su alcune materie (italiano, matematica e inglese) per valutare il livello generale di apprendimento nel sistema scolastico italiano. Con la pubblicazione degli esiti delle prove, che proponiamo di seguito, è scattato l’allarme per le scuole medie. Tutto quello che c’è da sapere.

Peggiorano gli esiti degli Invalsi alle medie

Se da una parte sono migliorati i risultati degli studenti di quinta superiore, quelli che hanno appena sostenuto l’esame di Maturità, è aumentata la percentuale degli alunni eccellenti, diminuita quella dei “fragili”, e sono cresciute in modo generalizzato le competenze in inglese, alle medie la situazione è poco confortante. Coloro che a settembre inizieranno le superiori (se ammessi) hanno una preparazione peggiore rispetto ai compagni che hanno sostenuto i test Invalsi nel 2023.

Sono questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto Invalsi 2024, presentato l’11 luglio alla Camera dei deputati alla presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Alle medie, il dato complessivo mostra un peggioramento negli esiti degli studenti di terza in italiano: solo il 60% ha raggiunto la sufficienza, contro il 62% dell’anno scorso ed il 65% del 2019 (pre-Covid). Questa situazione, come sottolineato nel rapporto, è imputabile principalmente ad un calo nel rendimento degli studenti del Nord e del Centro rispetto al passato, mentre tra quelli del Sud si continuano a registrare performance stabili anche se sotto alla media nazionale. Nel Meridione un alunno su 2 è uscito dalle medie con competenze inadeguate in italiano. E in matematica la situazione è peggiore: in Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna le valutazioni insufficienti hanno riguardato 6 ragazzi su 10.

Migliorano le performance dei maturandi

Sono migliorati i risultati in matematica e in italiano per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori, anche se non sono stati ancora raggiunti i livelli pre-pandemici. In italiano, il 56% di coloro che all’epoca del test erano ancora maturandi ha raggiunto almeno il livello base (+5% rispetto al 2023, +4% rispetto al 2022). Il divario massimo tra Nord e Sud è sceso dal 23% del 2023 al 21% del 2024.

In matematica il 52% degli studenti ha raggiunto almeno il livello base (contro il 50% del 2023, 2022 e 2021), mentre il divario massimo tra Nord e Sud è sceso dal 31% del 2023 al 27% del 2024.

In inglese, materia che ha registrato le performance migliori, il 60% degli studenti ha tagliato i traguardi (B2 per l’istruzione tecnica e liceale e il B1+ per quella professionale) nella prova di Reading (lettura, +4% rispetto al 2023) ed il 45% in quella di Listening (ascolto, +3%). Guardando solo alla prova di ascolto, la differenza massima negli esiti tra Nord e Sud è pari al 31%.

I risultati degli Invalsi 2024 alle elementari

Nelle prove Invalsi degli alunni di seconda elementare si è riscontrata un’inversione di tendenza rispetto al 2023: mentre sono peggiorati gli esiti in italiano, sono migliorati quelli in matematica. Nel dettaglio, in italiano hanno raggiunto almeno il livello base previsto circa il 67% dei bambini (era il 69% nel 2023 e il 73% nel 2022), in matematica circa il 67% (era il 64% nel 2023 ed il 71% nel 2022).

Per quanto riguarda gli alunni di quinta elementare, sono migliorati leggermente gli esiti in italiano (competenze base per il 75%, +1% rispetto al 2023), mentre è aumentata in modo più consistente la percentuale dei bambini che hanno ottenuto almeno la sufficienza in matematica (dal 63% al 68%).

Anche per le elementari, il rapporto Invalsi 2024 ha riscontrato una differenza dei risultati tra scuole e classi più accentuata nelle regioni meridionali, specie per quanto riguarda la matematica e la prova di Listening di inglese. Nella macro-area Sud e Isole, infatti, la la quota di chi non ha raggiunto il livello base di ascolto è stata circa doppia rispetto al dato nazionale e più che doppia rispetto all’Italia Settentrionale.

Dispersione scolastica

Nel 2024 è diminuita la percentuale degli studenti che non hanno raggiunto le competenze minime in tutte le materie (dispersione implicita): si è passati dall’8,7% del 2023 al 6,6%, un dato migliore anche rispetto alla fase pre-Covid (nel 2019 erano il 7,5%). Solo in 2 regioni italiane, la Campania e la Sardegna, la percentuale degli studenti “fragili” resta sopra il 10%.

Anche la cosiddetta ‘dispersione esplicita‘, e cioè gli studenti che non riescono a finire gli studi, è molto migliorata negli ultimi anni, passando dal 25% del 2001 (quando però l’obbligo scolastico finiva in terza media e non in seconda superiore) al 10,5% dell’ultima rilevazione Istat relativa al 2023, mostrando un costante miglioramento negli ultimi vent’anni.

E in prospettiva dovrebbe migliorare ancora: come si legge sul Rapporto Invalsi 2024, quest’anno non solo sono aumentati gli studenti regolari (73,4% contro il 72,4% dell’anno scorso) e calati i ripetenti (10,3% contro 10,5%), ma sono scesi anche gli abbandoni scolastici, passati dal 10,4% al 9,4%. Se si continua su questo trend, l’Italia potrebbe tagliare in anticipo il traguardo del 9% fissato dalla Commissione europea per il 2030.