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Test Invalsi 2024 Fonte foto: iStock

Test Invalsi 2024, divario Nord-Sud: le province peggiori

I risultati dei test Invalsi 2024 hanno evidenziato un ampio divario tra Nord e Sud Italia: ecco quali sono le province peggiori e le migliori

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

L’Italia è divisa in due. Si sente spesso dire che il nostro Paese è come se fosse separato in due parti, Nord e Sud, che procedono a due velocità differenti. E questo è lo scenario che si prospetta anche se si osservano i risultati dei test Invalsi dell’anno scolastico 2023-2024, che segnano un divario in termini di conoscenze tra gli studenti del Settentrione e quelli del Meridione. Ecco quali sono le province peggiori (e migliori).

I risultati dei test Invalsi 2024 provincia per provincia

Gli studenti del Nord Italia hanno una conoscenza migliore in italiano e matematica rispetto ai coetanei del Sud, il 50% dei quali ha difficoltà nelle due materie. È la fotografia scattata da ‘Il Sole 24 Ore’, che ha analizzato i risultati degli Invalsi 2024 a livello provinciale.

Nel complesso, gli esiti dei test mostrano una ripresa generale rispetto al post pandemia ma, nonostante questo, i numeri non sono buoni. La media italiana vede il 40,1% degli studenti di terza media e il 42,2% di quelli di quinta superiore senza competenze sufficienti. E, come anticipato, la forbice si allarga se si scende nelle regioni meridionali, dove i valori salgono rispettivamente a 45,9% e 51,7%.

In matematica il divario è ancora più rilevante. Se da una parte la media nazionale è del 44,2% alla fine del primo ciclo di studi e del 46,2% al termine del secondo, al Sud e nelle Isole le percentuali crescono rispettivamente al 54,7% e al 58,5%. Il gap rispetto al Nord corrisponde a 16 e 22 punti percentuali.

Un altro dato allarmante è l’aumento, in media del 2%, degli studenti con competenze inadeguate nel passaggio tra le medie alle superiori: alla fine delle medie gli alunni sopra il livello base si sono ridotti in 87 province su 107. Trend, questo, che risulta più accentuato al Sud e al Centro (+6% in italiano in entrambe le aree e rispettivamente +4% e +7% in matematica).

Le province che vanno peggio

Le province che registrano le maggiori percentuali di studenti con competenze inadeguate in italiano e matematica sono Crotone e Sassari.

Nella provincia calabrese, ai test Invalsi di italiano il 57,9% degli alunni delle scuole medie non ha raggiunto un risultato sufficiente in italiano, così come il 63,1% di quelli delle superiori. I risultati peggiori si osservano in matematica, dove la percentuale sale rispettivamente a 71,9% e 68,3%.

Per quanto riguarda la provincia sarda, in italiano sono state riscontrate competenze inadeguate nel 39% dei ragazzi delle medie e nel 55,3% di quelli delle superiori. Passando alla matematica, le cifre crescono al 59% e al 70%.

Le province che vanno meglio

Le province migliori sono le lombarde Sondrio e Lecco. Qui le percentuali degli studenti con competenze inadeguate in italiano e in matematica sono le più basse d’Italia. Nel dettaglio:

  • a Sondrio il 28,3% in italiano e il 24,4% in matematica;
  • a Lecco il 22,2% in italiano e il 20% in matematica.

Cifre basse nei test di italiano di terza media anche nelle province di Terni, Belluno e Como, e di quinta superiore a Bergamo (27%), Pordenone (29,5%) e Padova (29,7%). In quelli di matematica, buoni i risultati per gli studenti di Belluno (28,1% alle medie e 31,4% alle superiori) e Monza-Brianza (circa il 32% sia alle medie che alle superiori).