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Maturità 2025 Fonte foto: IPA

Maturità 2025: le prove Invalsi vanno male? Cosa succede

Gli studenti della Maturità 2025 sono alle prese con le prove Invalsi, che si svolgono tra il 3 ed il 31 marzo: ma cosa succede se vanno male?

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Invalsi al via. Il 3 marzo si è aperta la fase dei test per le quinte superiori che durerà fino al 31 marzo. All’interno di questa finestra temporale, sono le scuole a decidere le date in cui si tengono i test di italiano, matematica e inglese, la cui partecipazione è requisito per accedere all’esame di Maturità 2025. Ma cosa succede se le prove Invalsi vanno male? Scopriamolo insieme.

La prova Invalsi va male? Ecco cosa succede

Anche per il 2025 le prove Invalsi sono requisito di ammissione alla Maturità. Questo significa che tutti gli studenti di quinta superiore devono svolgere i test per poter accedere all’esame di Stato.

Pur essendo condizione necessaria per la Maturità, i test Invalsi non hanno nessuna influenza sulla valutazione finale dei maturandi. Quindi nessuna paura se l’esito delle prove è negativo! Il risultato non ha alcun effetto né sulla pagella né sul voto dell’esame di Stato.

Lo scopo delle prove, infatti, è solo quello di misurare le competenze che gli studenti hanno acquisito durante il loro percorso di studi per valutare il livello generale del sistema scolastico italiano.

Gli esiti dei test Invalsi sono espressi in livelli

Gli esiti delle prove Invalsi non sono espressi in decimi come i voti o in centesimi come il risultato della Maturità, ma in livelli, che “spiegano concretamente in quale misura uno studente è in grado di applicare le competenze, le conoscenze e le abilità apprese durante il suo percorso scolastico”, come si legge sul sito ufficiale InvalsiOpen.

I livelli vanno dall’1 al 5, dove 1 rappresenta la valutazione minima e 5 la massima, per le prove di italiano e matematica. Per il test di inglese, invece, si utilizzano i livelli stabiliti dal Quadro comune di riferimento per le lingue. Il giudizio, perciò, funziona così:

  • lo studente non ha raggiunto il livello B1;
  • livello B1;
  • livello B2.

Le date delle prove Invalsi per gli studenti della Maturità 2025

Come detto, gli istituti scolastici possono scegliere in autonomia le giornate per lo svolgimento dei test Invalsi 2025 all’interno di un arco temporale fissato a livello nazionale che per l’ultimo anno delle superiori va dal 3 al 31 marzo.

Da questa regola generale sono escluse le classi campione, che partecipano alla rilevazione nazionale in giorni prestabiliti, ovvero il 10, l’11, il 12 ed il 13 marzo. Infine, la sessione suppletiva va dal 26 maggio al 6 giugno.

Gli studenti di quinta superiore sostengono una prova di italiano, una di matematica e una di inglese. Il test di italiano si articola in due parti: una di comprensione della lettura e una di riflessione sulla lingua.

Per quanto riguarda matematica, il test vuole testare le conoscenze principali, la capacità di risolvere problemi e quella di argomentare in quattro ambiti: algebra, geometria, relazioni e funzioni. La prova è divisa in due parti, una comune e una differenziata a seconda dell’indirizzo di studio.

Infine, la prova di inglese accerta le competenze di ascolto e lettura degli studenti in linea con il Quadro comune di riferimento europeo. Per i maturandi, il livello linguistico da raggiungere è il B2.

Per lo svolgimento dei test, si utilizza la modalità CBT (Computer Based Testing). Ad ogni studente viene affidato un pc ed ha un tempo prestabilito per portare a termine ciascuna prova.