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Maturità 2025 Fonte foto: ANSA

Maturità 2025, risultati Invalsi nel Curriculum dello studente

C'è un'importante novità che riguarda l'esame di Maturità 2025: i risultati delle prove invalsi saranno inseriti nel Curriculum dello studente

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Per i maturandi, aver partecipato agli Invalsi sarà doppiamente importante. Da un lato perché rappresenta un requisito d’accesso all’esame di Maturità 2025. Dall’altro perché i risultati ai test da quest’anno troveranno spazio nel Curriculum dello studente. Tutto quello che c’è da sapere.

Nel Curriculum dello studente arrivano i risultati degli Invalsi

Nella seduta del 27 marzo, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi) ha approvato a maggioranza lo schema di decreto ministeriale per l’aggiornamento del Curriculum dello studente, reso necessario dalle modifiche apportate dall’articolo 14 del decreto-legge Pnrr 19/2024.

Tra le novità, c’è l’inserimento dei risultati dei test Invalsi all’interno di un’apposita sezione del Curriculum, la Parte IV, che si aggiunge alle tre esistenti. Qui, come riportato nel parere del Cspi, sarà visionabile “la descrizione dei livelli di apprendimento conseguiti nelle prove scritte a carattere nazionale distintamente per ciascuna delle discipline oggetto di rilevazione delle classi terminali”.

Nel documento si legge anche che il Consiglio “valuta positivamente il fatto che i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove Invalsi siano riportati nel Curriculum nella seconda fase di alimentazione, che avviene dopo la conclusione dell’esame di Stato e al momento di rilascio del diploma, senza che gli stessi possano interferire con le valutazioni degli esami di Stato né influenzarle, nonché il fatto che lo studente potrà acquisire la Parte IV in maniera separata”. Detto in altri termini, i risultati degli Invalsi saranno inseriti all’interno del Curriculum dello studente solo dopo la Maturità.

Cosa è il Curriculum dello studente e a cosa serve

Nel suo parere del 27 marzo, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha sottolineato “l’importante valore del Curriculum ai fini dell’orientamento, reso ancora più
significativo dalla sua integrazione con l’E-Portfolio, strumento che consente di valorizzare il
percorso formativo delle studentesse e degli studenti, evidenziandone la crescita personale e
culturale in termini di competenze, conoscenze e abilità, anche attraverso esperienze e in contesti
formali e non formali”.

Ma cos’è il Curriculum dello studente e a cosa serve? Introdotto con la legge 107/2015 e disciplinato dal decreto legislativo 62/2017, si tratta di un documento rappresentativo dell’intero profilo dello studente formato da tre sezioni:

  1. Parte I – Istruzione e formazione, che contiene tutte le informazioni relative al percorso di studi, al titolo di studio conseguito, ad eventuali altri titoli posseduti, ad altre esperienze svolte in ambito formale;
  2. Parte II – Certificazioni, dove sono elencate tutte le certificazioni ottenute dallo studente, come quelle linguistiche o informatiche;
  3. Parte III – Attività extrascolastiche. Qui si trovano tutte le attività svolte dallo studente fuori dal contesto scolastico, per esempio in ambito professionale, sportivo, musicale, culturale e artistico, di cittadinanza attiva e di volontariato.

Come detto, a queste tre sezioni sarà aggiunta una quarta che riporterà i livelli di apprendimento raggiunti nelle prove Invalsi.

A partire dall’anno scolastico 2020/21, il Curriculum viene allegato al diploma. Infatti, come ha evidenziato il Cspi, rappresenta uno strumento utile per orientare le scelte degli studenti una volta concluse le superiori, poiché riesce a riassumere in modo chiaro le competenze, le conoscenze e le abilità maturate sia dentro che fuori dalla scuola.

Infine, per quanto riguarda la Maturità, si ricorda che l’ordinanza 67/2025 sulle modalità di svolgimento dell’esame di Stato prevede che la commissione d’esame deve anche tenere conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente nello svolgimento dell’orale.