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Scuola Fonte foto: iStock

Scuola: le città italiane con più under 52 senza licenza media

L'Istat presenta i dati sulla bassa istruzione ed i NEET in Italia: quali sono le città italiane con più under 52 senza licenza di scuola media

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Molte città d’Italia mostrano percentuali elevate di persone tra i 15 ed i 52 anni di età che non hanno concluso la scuola media e di giovani che non studiano né lavorano. Lo dicono i dati Istat, presentati alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle grandi città e delle loro periferie. Ecco quali sono le città italiane con più under 52 senza licenza media.

Le città con i livelli più bassi di istruzione in Italia

Napoli e Palermo sono le città d’Italia con i livelli più alti di bassa istruzione e di giovani che non studiano né lavorano, i cosiddetti NEET (Not in Education, Employment or Training).

Nel dettaglio, a Napoli il 5,9% della popolazione tra i 15 ed i 52 anni non ha conseguito la licenza media, mentre il 29,7% dei giovani rientra nella categoria dei NEET. Anche a Palermo si registrano quote simili, con il 5,1% di residenti under 52 che non hanno concluso le scuole medie ed il 32,4% di NEET.

Nel capoluogo della Sicilia, il fenomeno della bassa istruzione tra gli under 52 è ancora più accentuato se ci si concentra sulle aree della città più colpite. Quartieri come Tribunali-Castellammare, Palazzo Reale–Monte Di Pietà, Oreto-Stazione, Settecannoli e Brancaccio-Ciaculli mostrano valori che superano il 7%. La situazione diventa ancor più critica quando si esamina il fenomeno dei giovani NEET, che a Palermo, come detto, raggiunge il 32,4%. Le zone più colpite comprendono il quartiere centrale di Palazzo Reale–Monte Di Pietà, dove più di un giovane su 2 non studia né lavora (52,2%), ed i quartieri periferici di Brancaccio e Ciaculli, con valori che superano il 40% (rispettivamente 45,3% e 41,8%).

Da questo punto di vista, Napoli sembra divisa in 2: la parte centro-orientale, caratterizzata da elevati livelli di bassa istruzione e di giovani disoccupati e non impegnati in percorsi formativi; e la parte centro-occidentale, dove si concentra una popolazione più istruita e attiva.

Nei quartieri centrali del capoluogo campano, come Pendino e Mercato, la percentuale di under 52 con bassa istruzione varia tra l’8,7% ed il 12,6%. Mentre le zone con le quote prevalenti di NEET sono: Pendino (38%), Mercato (37,6%), Scampia (36,7%), San Pietro a Patierno (37,5%) e San Giovanni a Teduccio (37,1%).

La situazione nelle altre città

E nelle altre grandi città d’Italia? Roma ha il 2,3% dei residenti tra i 15 ed i 52 anni senza licenza media, quota che colloca la capitale in una posizione migliore rispetto a Napoli e Palermo. Tuttavia, anche qui si osservano aree della città che mostrano alti livelli di bassa istruzione, come la zona di Santa Palomba. A Roma il fenomeno dei NEET riguarda il 20,8% dei giovani, ma supera il 30% in alcuni quartieri, come Grottarossa Ovest e Magliana.

A Milano sono Triulzo Superiore e Parco Monluè–Ponte Lambro le aree che registrano i livelli più alti di persone senza licenza media (rispettivamente 8,4% e 7,6%), rispetto ad una media comunale pari al 3%. Dall’altro lato, le percentuali di giovani che non studiano né lavorano sono elevate in quartieri centrali come Duomo e Tre Torri.

A Torino, le zone più interessante dai fenomeni della bassa istruzione e dei NEET sono i quartieri Borgo Dora–Valdocco e Borgata Aurora. In queste zone, la quota di coloro che hanno meno di 52 anni e che non possiedono la licenza media supera il 5%, mentre la percentuale di giovani disoccupati che non sono impegnati in percorsi di studio è quasi sempre superiore al 30%.

Infine, a Genova la quota di residenti under 52 che non ha concluso le medie è pari al 2,6%, con i tassi più alti registrati nei quartieri centrali, come Campi e Campasso. La percentuale dei NEET, invece, è circa il 18%, e raggiunge il picco (28%) a Ca Nuova.