Salta al contenuto
Giuseppe Valditara Fonte foto: ANSA

Scuola. l'allarme di Valditara: cosa succede a Milano e Torino

Il ministro dell'Istruzione Valditara lancia l'allarme sulla dispersione scolastica: ecco cosa ha detto sull'abbandono scolastico a Milano e Torino

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

La dispersione scolastica è un problema che affligge l’Italia e che deve essere risolto il prima possibile. L’allarme è stato lanciato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara durante un incontro pubblico. Ecco cosa ha detto il ministro Valditara sul fenomeno dell’abbandono anticipato della scuola a Milano e Torino.

Abbandono scolastico in aumento a Milano e Torino

“In alcune scuole delle periferie delle grandi città del Nord, in particolare Milano e Torino ma non solo, la dispersione scolastica inizia ad essere talmente alta da essere persino superiore a quella della Campania“. Lo ha detto il ministro Giuseppe Valditara in visita a Lodi per la presentazione del suo ultimo libro ‘La scuola del merito’, come riportato da ‘Il Giorno’. “E un terzo dei ragazzi stranieri fallisce con il suo percorso scolastico”, ha aggiunto, affermando che in alcuni casi l’abbandono prematuro dei banchi di scuola arriva al 30%.

“La dispersione del 30% è una roba pazzesca – ha proseguito il ministro, come si legge su ‘Il Giorno’ -. Non c’è una dispersione di questo tipo in Europa“.

Combattere la dispersione scolastica: la strategia di Valditara

Il Governo, ha spiegato Giuseppe Valditara, intende partire dalle “fondamenta”, evitando di pensare di poter risolvere il problema con la “distribuzione di fondi a pioggia”. È quello che ha fatto con l’Agenda Sud, “il primo piano strategico mai pensato per il Mezzogiorno, studiato insieme con gli Invalsi“. “Perché non basta semplicemente dare un po’ di soldi, come si faceva prima – ha specificato il ministro -. In certe zone la didattica non è semplice. E in certe zone bisogna innanzitutto portare i ragazzi a scuola”, sottolineando che “questo è il primo passaggio”.

“Io intendo andare avanti con la politica dell’ascolto per far sì che, finalmente, la scuola possa essere quel grande motore di sviluppo che può trainare tutta la società italiana”, ha concluso il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara durante l’incontro pubblico a Lodi.

I dati in Italia sull’abbandono scolastico

Sono quasi mezzo milione i ragazzi e le ragazze che hanno abbandonato la scuola prima del tempo nel 2022, pari all’11,5% della popolazione tra i 18 ed i 24 anni. Sono questi i numeri sulla dispersione scolastica resi pubblici dalla CGIA Mestre il 23 marzo 2024. Stando ai dati del report, l’Italia è al terzo posto dei Paesi dell’Eurozona per abbandono scolastico prematuro (11,5%), preceduta da Spagna (13,9%) e Germania (12,2%). Tutti e tre hanno una percentuale di dispersione scolastica superiore alla media europea, pari al 9,7%.

Per quanto riguarda le regioni italiane, sono quelle del Sud ad essere più interessate dal fenomeno dell’abbandono scolastico, Sicilia in primis. Nell’isola quasi 2 ragazzi su 10 hanno lasciato gli studi prima del tempo. Seguono la Campania (16,1%), la Sardegna (14,7%) e la Puglia (14,6%). In generale, nel 2022 il Meridione ha registrato una percentuale di dispersione scolastica pari al 15,1%. Sebbene sia in diminuzione (-3% in 3 anni), il rank resta il più elevato rispetto alle altre parti d’Italia. Infatti nel Nord ovest la percentuale è pari al 10,2%, nel Nord est al 9,4%, al Centro all’8,2%.

Secondo i dati di CGIA Mestre, le regioni italiane più virtuose sono la Basilicata (5,3%), le Marche (5,8%) e l’Umbria (7,3%), che hanno percentuali di abbandono scolastico più basse rispetto alla media europea.