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Aula di una scuola Fonte foto: iStock

Studente "eroe" a Carrara: salva la bidella che stava soffocando

Nella scuola Zaccagna Galilei di Carrara uno studente è intervenuto tempestivamente per salvare una bidella, che stava soffocando: per tutti è un eroe

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Da Carrara ci arriva una storia che ha già fatto il giro dello stivale. Uno studente di una scuola secondaria di secondo grado è intervenuto per salvare una bidella che stava soffocando. Il ragazzo ha subito capito che stava succedendo qualcosa di strano, quando ha visto la donna tutta rossa in viso. Per fortuna lui conosceva la manovra di Heimlich e ha subito agito per aiutarla. Tutto è accaduto in pochi istanti e per fortuna si è risolto nel migliore dei modi, con la donna collaboratrice in lacrime che ora parla del giovane come del suo eroe, del suo angelo custode.

Studente salva bidella a Carrara con la manovra di Heimlich: cosa è successo

Niccolò è un ragazzo che frequenta il secondo anno dell’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “D. Zaccagna” di Carrara.

Lo studente 15enne si trovava nei corridoi dell’edificio di viale XX settembre, perché doveva andare in bagno. Improvvisamente ha visto la collaboratrice scolastica in difficoltà.

Non respirava, non riusciva a parlare, era tutta rossa in viso e in breve tempo è diventata cianotica. Le usciva anche acqua dalla bocca. La donna stava soffocando per un boccone che stava ostruendo la sua trachea.

Il ragazzo di 15 anni ha avuto la prontezza di riflessi di intervenire e, per fortuna, conosceva anche la manovra di Heimlich, una “mossa” che consente di liberare le vie aeree da ciò che le ostruisce, semplicemente stringendo un pugno sulla metà più bassa dello sterno e afferrandolo con l’altra mano, per praticare una spinta verso l’interno e verso l’alto.

Al ‘Tirreno’ lo studente ha raccontato: “Non avevo mai fatto prima una cosa del genere, ma mia madre, che è infermiera, me ne aveva parlato facendomi vedere come si esegue. Non sono stato neppure a pensarci: ho visto la bidella in difficoltà, sembrava davvero sul punto di soffocare. Mi sono avvicinato e le ho praticato la manovra. Subito dopo sono accorsi anche altri collaboratori scolastici e alcuni docenti. Alla fine tutto si è risolto per il meglio”.

Il ringraziamento della bidella allo studente “eroe”

“Lui è il mio angelo, mi ha salvato”, con queste parole la collaboratrice scolastica Consuelo ha raccontato alla stampa quello che è successo: “Stavo mangiando una merendina molto dura, con alcune noccioline all’interno. Mi è andato qualcosa di traverso, mi è rimasto in gola: non riuscivo a parlare, a chiedere aiuto, stavo soffocando. Niccolò ha avvertito le mie difficoltà, ha capito che stavo davvero male e mi è venuto subito incontro. La sua manovra mi ha strappato alla morte”.

Dopo l’intervento del ragazzo, sono accorsi anche altri collaboratori scolastici e alcuni docenti, che hanno constatato che tutto era andato per il meglio, anche se la donna se l’è vista davvero brutta.

In seguito, la donna è corsa in classe da Niccolò per ringraziarlo ancora per averla salvata: “La bidella è entrata in classe e mi ha abbracciato piangendo. È stato un momento molto bello”. Tutti coloro che hanno assistito a questa scena si sono commossi e anche i diretti protagonisti erano in lacrime.