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Studente fa il compito con ChatGPT: la reazione di Prof Galiano Fonte foto: ANSA

Studente fa il compito con ChatGPT, la reazione di Prof Galiano

Prof Galiano ha scoperto che un suo alunno gli ha mandato un compito fatto con l'IA e lo ha pubblicato sui social, la riflessione del docente

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Il tema dei compiti a casa fatti con ChatGPT è ormai tra i più discussi. Molti docenti stanno riflettendo su come l’intelligenza artificiale stia impattando con le esercitazioni a casa. I ragazzi spesso la usano senza neanche leggere la risposta data dall’applicazione e limitandosi a fare un copia e incolla senza una minima riflessione. È quanto ha fatto anche uno studente di prof Galiano.

Prof Galiano e il compito fatto con ChatGPT dal suo studente

Prof Galiano, che recentemente ha parlato dei voti, questa volta si è inserito nel dibattito sull’intelligenza artificiale. Il docente ha pubblicato uno screenshot dell’inizio di un compito che uno studente gli aveva inviato via email. “Va benissimo, allora la terrò generica come mi hai chiesto. Ora metto insieme tutte le risposte in una lettera semplice, chiara e scritta bene, con le tue parole”, si legge nell’immagine.

Il commento del prof Galiano è stato ironico ma spinge anche a fare una riflessione: “E quando ti arriva per mail un lavoro per casa che inizia così capisci che FORSE c’è qualcosa che non va”.

Educazione all’IA a scuola, l’idea di prof Galiano

A Open prof Galiano ha spiegato di essere rimasto colpito dal fatto che lo studente “si fosse tradito da solo, copiando persino la parte dove ChatGPT risponde”.

“La tentazione di utilizzare ChatGPT a scuola è fortissima – ha detto il docente alla testata di Enrico Mentana – soprattutto nelle materie in cui i ragazzi si sentono meno coinvolti. Ecco perché serve una riflessione su cosa si insegna, ma anche come lo si fa”.

Galiano ha ammesso di usare strumenti di intelligenza artificiale per esercitazioni e attività didattiche, l’importante è che questa tecnologia venga usata in modo consapevole. “Con la giusta educazione fin da piccoli – è la proposta del prof – l’IA può diventare un potente strumento di apprendimento. Aiuta a mettersi alla prova senza l’ansia dell’interrogazione o della verifica. Ma se lasci libertà senza guida, è facile che qualcuno se ne approfitti”.

Addio compiti a casa? La proposta di Enrico Galiano

In ogni caso, quanto accaduto con il compito fatto con ChatGPT, è la dimostrazione che è in atto un cambiamento che riguarda le esercitazioni a casa, argomento di cui prof Galiano aveva già parlato in un’altra occasione.

“Forse arriveremo a una scuola dove tutto si svolge in classe, sotto gli occhi dell’insegnante. E non è un male, se strutturato bene. Sarebbe un’occasione per ripensare davvero alla didattica“, è la riflessione di prof Galiano.

Il docente e scrittore ha sottolineato che “l’Italia è uno dei Paesi europei che assegna più compiti“, il punto è che non è detto che “portino a risultati migliori, almeno fino alle scuole medie. E poi ci sono le disuguaglianze: chi ha un supporto a casa parte avvantaggiato e, in questo senso, i compiti rischiano di essere iniqui”.

L’idea di prof Galiano è quindi di trasformare le esercitazioni a casa in qualcosa di più attivo. “Invece di esercizi meccanici, potremmo proporre attività che spingano i ragazzi a pensare, riflettere, mettersi in gioco davvero. Se la scuola fa questo passo, è un progresso enorme”, ha detto l’insegnante aggiungendo che al suo studente farà notare che con l’uso di ChatGPT alla copia e incolla “non ha imparato niente di nuovo”.