
Un insegnante attacca Galiano, la dura replica del Prof scrittore
Prof Enrico Galiano non ci sta e replica duramente all'attacco social ricevuto da un altro insegnante: perché è stato criticato e cosa ha risposto
Gli attacchi social hanno colpito anche prof Enrico Galiano, docente di italiano e scrittore. L’autore della dura critica sarebbe un insegnante, ma non si è fatta attendere la risposta di Galiano, che si è sfogato sui social riportando uno screenshot dello scambio di messaggi intercorso.
- L'attacco di un insegnante a prof Galiano
- Lo sfogo social di prof Galiano
- La dura risposta di prof Galiano all'insegnante
L’attacco di un insegnante a prof Galiano
A riportare il messaggio di critica ricevuto da un insegnante (probabilmente di una scuola media), è lo stesso Enrico Galiano sulla sua pagina Instagram. Ecco l’attacco social: “Galiano avrebbe bisogno di qualche collega che lo mandi a quel paese! Chissà perché ha scelto la scuoletta di periferia di Pravisdomini, invece che Pordenone. Forse per paura del confronto?”
Lo sfogo social di prof Galiano
Introducendo il messaggio di critica di questo professore, Galiano (che di recente ha dato il suo parere su una frase shock di un’insegnante al suo alunno) si è sfogato affermando di essere stufo di quegli “‘insegnanti’ che passano le loro giornate insultando gli altri sui social e poi magari vanno in classe a impartire lezioni di cyberbullismo“.
Nonostante rappresentino una piccola minoranza, in realtà, secondo il prof scrittore “sono una minoranza che può fare danni incalcolabili“.
La dura risposta di prof Galiano all’insegnante
Proprio per sottolineare quanto la critica ricevuta sia di cattivo gusto e pericolosa, prof Galiano ha pubblicato la risposta data al docente che lo ha criticato per il fatto di insegnare a Pravisdomini, piuttosto che a Pordenone.
“Insegno lì perché ho trovato un team di colleghi che condivide la mia visione e si appoggia reciprocamente. Insegno lì perché c’è una Dirigente preparata e appassionata”, ha scritto prof Galiano elencando tutti i motivi per cui ha scelto di insegnare in questa scuola.
A questi si aggiunge il fatto che sia una realtà economicamente svantaggiata, “e mi trovo, come indole, più a mio agio con situazioni di disagio sociale”. Inoltre, la scuola sorge a poca distanza da casa sua e ciò gli permette di raggiungerla in bicicletta passando per la campagna. Nell’istituto, poi, “si fanno corsi di teatro, di musica, ed è attivo un servizio di sostegno per i compiti pagato con i soldi dei mercatini di prodotti fatti dagli studenti”, e ci sono 16 nazionalità diverse tra gli studenti che la frequentano, un fattore che Galiano reputa “una risorsa pazzesca per tutti”.
“Insegno li perché pur mancando molti mezzi (siamo in un prefabbricato) non mancano mai le idee“, ha aggiunto il docente, che ha voluto però sottolineare come l’intervento di questo insegnante fosse inappropriato: “Già definire ‘scuoletta’, in quel modo dispregiativo, una realtà che in questi anni si è distinta per il suo lavoro di integrazione e per la passione dei suoi docenti, parla di te e del cattivo costume di giudicare senza conoscere, più di quanto non parli di me”, ha risposto seccamente Galiano, aggiungendo che non ha paura del confronto con altre realtà proprio perché nelle altre scuole lui è spesso ospite per tenere incontri con studenti e insegnanti.
“Direi che ho tante paure, una delle quali sono i fulmini e l’altra gli insegnanti bulli“, ha aggiunto il prof di italiano, spiegando implicitamente il motivo per cui insegnanti che ragionano e agiscono in questo modo, con commenti giudicanti e fuori luogo sui social, possono arrecare danni ai propri studenti: “Immagino che anche ai tuoi studenti tu insegni a mandare a quel paese le persone che non la pensano come loro e a giudicare senza conoscere. E, anche se non lo fai, ricorda che l’esempio vale più di mille prediche”.
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