
Prof Galiano svela "3 cose importantissime" sulla bocciatura
Il prof e scrittore Enrico Galiano risponde al video virale della mamma influencer sulla bocciatura del figlio svelando "tre cose importantissime"
È diventato virale il video TikTok di una mamma influencer che si è scagliata contro gli insegnanti di suo figlio per averlo bocciato all’esame di terza media. Il contenuto è finito all’interno del dibattito pubblico, e anche il prof e scrittore Enrico Galiano ha detto la sua svelando “tre cose importantissime” sulla bocciatura a scuola.
- Prof Galiano risponde al 'video virale' sulla bocciatura
- Perché "a volte non bocciare è peggio" secondo prof Galiano
- Perché la bocciatura è una "seconda possibilità" per Galiano
Prof Galiano risponde al ‘video virale’ sulla bocciatura
“Mio figlio è stato bocciato all’esame di terza media. Ragazzi siamo rimasti sciocco, scioccati. Tre insufficienze aveva, non era così messo male. Qualche nota, ma parliamo di note del tipo ‘il ragazzino lancia degli aeroplanini in classe, fa le palline, scambia mail con il compagno’, che non sono degne della bocciatura. Non meritava di essere bocciato”. Inizia così il video TikTok di una mamma influencer che in poco ha fatto il giro del web.
Il professore e scrittore Enrico Galiano lo ha ripreso in un suo video per fare una riflessione sulla bocciatura. “Questo video, che fatica”, ha esordito dicendo di voler “trarre spunto” dal contenuto social “per provare a fare un ragionamento e dire tre cose importantissime”.
Galiano, da anni impegnato nel dialogo con studenti e genitori, ha voluto smontare alcuni luoghi comuni sulla bocciatura per evidenziare che non si tratta né di una punizione inflitta dagli insegnanti né di una sconfitta per i ragazzi.
Perché “a volte non bocciare è peggio” secondo prof Galiano
“A volte non bocciare è peggio, fai danni molto più terribili se non fermi un anno uno studente – ha affermato Galiano -. La gente pensa che noi (prof) facciamo le scelte così, a cuor leggero: no, noi stiamo male“.
L’insegnante ha proseguito: “Stiamo male male quando dobbiamo pensare che dobbiamo fermare un ragazzo o una ragazza. E cominciamo a stare male mesi prima, quando si profila all’orizzonte questa possibilità. E siamo lì a chiederci come possiamo fare per evitarlo perché lo sappiamo quanto è difficile da gestire. Noi – ha aggiunto – viviamo ogni bocciatura come un fallimento anche nostro, mica solo dello studente”.
Perché la bocciatura è una “seconda possibilità” per Galiano
Per spiegare il suo punto di vista, Galiano ha proposto un metafora: “Vi faccio una domanda. Voi tirereste mai giù un frutto dall’albero quando è ancora acerbo?“. La risposta: “No”.
Da qui la sua riflessione: “Ci cono dei casi in cui la colpa non è di nessuno, non è un fallimento di nessuno, semplicemente ogni frutto ha il suo ‘kairòs’, ovvero ha il suo momento giusto”. Secondo Galiano, quando “non è ancora arrivato quel momento” per lo studente, bocciare è necessario.
“Ma come fai a comunicare questa cosa alla famiglia e al ragazzo? Come fai a far capire che non ti sto bocciando ma ti sto solo dando un’altra possibilità per crescere meglio, per essere più maturo?”, ha chiesto il docente.
“È qua che voglio arrivare”, ha continuato spiegando che a suo avviso “la bocciatura non è un marchio a fuoco, è una seconda possibilità. Non è un punto, semmai è un punto e virgola. La bocciatura non è una sconfitta, è un ‘facciamo la rivincita?'”. E, soprattutto, “non è un muro – ha aggiunto -. È piuttosto una scala con cui provare a scavalcarlo insieme questo muro”.
Per Enrico Galiano, dunque, la bocciatura non è una punizione, ma un’opportunità di ripartire con basi più solide, un atto di cura e di fiducia nel potenziale di ogni studente.
Resta sempre aggiornato: iscriviti al nostro canale WhatsApp!