
Università, iscrizioni a rischio per i test di Infermieristica
È stato lanciato l'allarme sul rischio che corrono le iscrizioni ai Test di ammissione ai corsi di laurea in Infermieristica: cosa sta succedendo
L’iscrizione ai test di ammissione a Infermieristica è messa a rischio dai forti ritardi nell’emissione dei relativi decreti attuativi ministeriali. Lancia l’allarme la FNOPI, la Federazione delle Professioni infermieristiche, che spiega come questa situazione stia scoraggiando le iscrizioni.
Si tratta infatti di ritardi che generano “elevata incertezza per le migliaia di giovani alle prese con una delle scelte più importanti della loro vita”, accentuata dalla novità del semestre filtro per l’iscrizione a Medicina.
- Cosa sta succedendo con i test di ammissione a Infermieristica
- Cosa stanno facendo le università in attesa dei decreti
Cosa sta succedendo con i test di ammissione a Infermieristica
Il prossimo 8 settembre si terrà il test di ammissione a Infermieristica, ma le università stanno ancora aspettando i decreti attuativi che determinano i posti assegnati ad ogni ateneo. La Fnopi denuncia i ritardi, esprimendo “forte preoccupazione” per le iscrizioni ai corsi di laurea che formeranno i futuri infermieri del Paese: “Senza decreti ministeriali sono a rischio le iscrizioni”.
Il 7 agosto è stato emanato il decreto che definisce le modalità con cui avverrà la selezione, ma questo non basta: senza la definizione dei posti assegnati a ciascun ateneo, si rischia “di scoraggiare le iscrizioni a Infermieristica nel prossimo anno accademico, in un contesto di carenza di professionisti sanitari preoccupante e noto a tutte le istituzioni”, sottolinea la Fnopi, che aggiunge: “Nonostante le opportunità certe di impiego dopo la triennale abilitante, i corsi di laurea in Infermieristica e Infermieristica pediatrica rischiano di essere oggettivamente danneggiati”.
È il primo anno che si arriva ad un mese dal test senza decreti attuativi definiti. Oltre a scoraggiare le iscrizioni, tale situazione si ripercuote sui tempi utili per l’iscrizione: la Federazione calcola che coloro che sono intenzionati a iscriversi avranno solo 20 giorni lavorativi per presentare la propria domanda, “in pieno agosto e con molti uffici universitari in servizio a rango ridotto”.
I corsi di laurea in Infermieristica e Infermieristica pediatrica, quindi, “rischiano così di essere oggettivamente danneggiati, nonostante le opportunità certe di impiego dopo la triennale abilitante”.
La FNOPI, che negli anni ha collaborato in diverse occasioni con i ministeri competenti e con i referenti istituzionali, con il proprio comunicato “conferma la propria disponibilità a trovare soluzioni utili, per agevolare quanti vogliono scegliere le professioni infermieristiche: Serve un approccio sistemico e condiviso del problema, in risposta alle necessità di salute dei cittadini”.
Cosa stanno facendo le università in attesa dei decreti
Questi ritardi ministeriali, inoltre, si sommano ad un “momento storico reso ancora più incerto dal semestre aperto a Medicina“, introdotto per la prima volta per l’anno accademico 2025/2026 per l’iscrizione ai corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina Veterinaria (in totale, sono 64.825 gli studenti che si sono iscritti al semestre “filtro” che elimina il vecchio test di ingresso).
In tale situazione di incertezza, le università hanno preso provvedimenti: alcuni atenei hanno iniziato a emanare i bandi provvisori per i test, ma senza poter esplicitare agli aspiranti infermieri, al momento, il numero dei posti a disposizione.
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