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Viaggi nel tempo possibili? La scoperta del ricercatore italiano Fonte foto: iStock

Viaggi nel tempo possibili? La scoperta del ricercatore italiano

Lorenzo Gavassino è un fisico italiano che è riuscito a trovare un modo per superare il "paradosso del nonno": cosa ha ipotizzato con la sua teoria

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Chi non ha mai sognato di poter viaggiare nel tempo? Purtroppo questa possibilità è sempre stata considerata un’utopia che può diventare realtà solo nei romanzi di fantascienza o nei film per il cinema o per la televisione, ma cosa si potrebbe fare se si potesse tornare indietro di un secolo o essere catapultati nel 2030? Questa possibilità, di fatto, resta ancora molto remota ma, almeno sulla carta, un fisico italiano ha ipotizzato che , concettualmente, il balzo in epoche differenti “si può fare”. Si tratta di Lorenzo Gavassino e i risultati del suo studio sono stati pubblicati sulla rivista Classical and quantum gravity.

L’idea del fisico italiano sui viaggi nel tempo

La questione dei viaggi del tempo è un serio oggetto di studio nei manuali di fisica e viene chiamata “il paradosso del nonno“. In pratica si parte dall’idea che: se una persona viaggiasse nel tempo a ritroso e tornasse nel passato, e in questo passato uccidesse un suo antenato, allora non potrebbe essere nato e, di conseguenza, non potrebbe nemmeno intraprendere questo viaggio nel passato, però allora lascerebbe libero il suo bisnonno di completare la vita che gli spetta facendo in modo che la sua esistenza sia al sicuro. È un cortocircuito dal quale non si riesce a uscirne.

Il giovane fisico Lorenzo Gavassino ha però trovato un modo per superare il “paradosso del nonno” mettendo insieme la teoria della relatività generale con la meccanica quantistica e con le leggi della termodinamica che tutti studiano al liceo. L’idea del ricercatore è che il “paradosso del nonno” esiste perché diamo per scontato che le leggi della termodinamica funzionino sempre nello stesso modo e nel modo in cui noi siamo abituati a constatarle, ma se ci trovassimo in prossimità di un buco nero dove la curvatura del tempo e dello spazio stravolge ogni cosa, non potrebbero essere stravolte anche loro?

Gavassino ipotizza che potrebbero esserci delle fluttuazioni quantistiche sufficienti a cancellare l’entropia, ossia il disordine di cui siamo circondati, e incidere sui processi di invecchiamento, sui ricordi e su eventi irreversibili e temporanei, come, appunto, l’uccisione di un avo. In sostanza, ipotizza che a queste condizioni potrebbe esistere il famoso “loop temporale” dei viaggi nel tempo.

Chi è Lorenzo Gavassino

Lorenzo Gavassino è un fisico italiano che lavora all’estero, alla Vanderbilt university di Nashville, in Tennessee (Usa). Nel 2024 il ricercatore è stato premiato dalla European Astronomical Society (EAS) per la miglior tesi teorica per la sua formulazione termodinamica dell’idrodinamica viscosa in relatività, volta a facilitare l’interpretazione teorica dell’astrofisica delle onde gravitazionali e multi-messaggera.

Lo studio sul “paradosso del nonno” condotto da Gavassino si è ispirato alle ricerche di Carlo Rovelli, anch’egli fisico italiano, dedicatosi a lungo all’analisi del tempo, dal punto di vista matematico.

Quindi si potrà viaggiare nel tempo?

Nonostante lo studio e la teoria di Gavassino funzionino, nella realtà rimane ancora da dimostrare se i loop temporali possano davvero esistere. Le ricerche, infatti, sono attualmente nella fase teorica. Resta il fatto che la soluzione del fisico italiano è affascinante e si inserisce in un filone di studi impegnato da anni nella risoluzione di quesiti importanti come il superamento dei limiti della relatività generale e della meccanica quantistica. Lo studio di Gavassino, seppure ancora in fase teorica, potrebbe rappresentare una grande rivoluzione per la fisica moderna.