Salta al contenuto

Così è (se vi pare): trama, personaggi e analisi

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Così è (se vi pare) è una commedia in tre atti scritta da Luigi Pirandello nel 1917, tratta dalla novella “La signora Frola e il signor Ponza, suo genero”. Quest’opera esplora temi profondi come la relatività della verità, l’inconoscibilità della realtà e l’illusorietà delle apparenze, mettendo in scena una vicenda che sfida le certezze e le convinzioni dei personaggi e, indirettamente, degli spettatori.

Così è (se vi pare): trama e riassunto

La vicenda si svolge in una tranquilla cittadina di provincia, sconvolta dall’arrivo di tre nuovi abitanti: il signor Ponza, sua moglie e la suocera, la signora Frola. La particolarità della loro situazione familiare suscita immediatamente la curiosità e i pettegolezzi degli abitanti, poiché emergono comportamenti insoliti: la signora Frola vive separata dai Ponza e comunica con la figlia solo attraverso bigliettini calati in un paniere.

Il consigliere Agazzi, spinto dalla moglie Amalia e dalla figlia Dina, decide di indagare per scoprire la verità sulla famiglia Ponza. Invita quindi la signora Frola a casa sua, dove la donna racconta una versione dei fatti secondo cui il genero, ossessionato da una gelosia patologica, le impedisce di vedere la figlia se non attraverso le suddette modalità indirette.

Successivamente, viene convocato il signor Ponza, il quale fornisce una versione completamente diversa: sostiene che la suocera sia impazzita dopo la morte della figlia (sua prima moglie) e che, per pietà, lui e la sua seconda moglie (che la signora Frola crede essere ancora sua figlia) assecondano l’illusione della donna per non causarle ulteriore dolore.

La comunità, confusa e incapace di determinare quale delle due versioni sia vera, decide di convocare la signora Ponza per risolvere l’enigma. Quando la donna appare, velata, dichiara enigmaticamente: “Io sono colei che mi si crede”, lasciando tutti nell’incertezza e sottolineando l’impossibilità di giungere a una verità oggettiva.

I personaggi principali di Così è (se vi pare)

La commedia presenta una serie di personaggi che incarnano diverse prospettive sulla verità e sulla realtà. Ecco una panoramica dei protagonisti e del loro ruolo nella storia:

  • Lamberto Laudisi: fratello della signora Amalia Agazzi, rappresenta la voce della ragione pirandelliana. È l’unico a sostenere l’impossibilità di conoscere la verità assoluta, deridendo la curiosità morbosa degli altri personaggi.
  • Signora Frola: suocera del signor Ponza, offre una versione dei fatti in cui il genero è descritto come un uomo geloso che le impedisce di vedere la figlia direttamente. La sua figura suscita compassione e dubbi sulla sua sanità mentale.
  • Signor Ponza: genero della signora Frola, sostiene che la suocera sia impazzita dopo la morte della figlia e che la sua attuale moglie sia una seconda consorte. La sua determinazione nel mantenere questa versione solleva interrogativi sulla sua sincerità e stabilità mentale.
  • Signora Ponza: moglie del signor Ponza e presunta figlia della signora Frola, appare solo alla fine, velata, e con la sua dichiarazione ambigua lascia irrisolto il mistero sulla sua identità.
  • Consigliere Agazzi: superiore del signor Ponza, rappresenta l’autorità locale e l’incarnazione della curiosità borghese. Insieme alla moglie Amalia e alla figlia Dina, incita le indagini sulla famiglia Ponza, riflettendo l’ossessione per le apparenze e la reputazione sociale.

Così è (se vi pare): analisi e spiegazione

Così è (se vi pare) è un’opera che mette in scena la complessità della percezione umana e la relatività della verità. Pirandello esplora come la realtà sia filtrata attraverso le esperienze personali e i pregiudizi di ciascun individuo, rendendo impossibile una comprensione oggettiva e universale.

Il fulcro della commedia risiede nella contrapposizione tra le diverse versioni della realtà presentate dai personaggi. La signora Frola e il signor Ponza offrono narrazioni contrastanti, entrambe plausibili, ma reciprocamente escludenti. Questa dualità mette in crisi la comunità, che cerca disperatamente una verità univoca per placare la propria ansia e curiosità.

La dichiarazione finale della signora Ponza, “Io sono colei che mi si crede”, è la chiave di lettura dell’intera opera. Con queste parole, Pirandello sottolinea l’idea che la verità non sia un assoluto, ma piuttosto una costruzione soggettiva basata sulle percezioni individuali. Ciò che conta non è chi la signora Ponza sia veramente, ma ciò che gli altri scelgono di credere. L’autore suggerisce che ognuno crea la propria realtà, e che la ricerca di una verità oggettiva sia destinata al fallimento.

Lamberto Laudisi, fratello della signora Agazzi, funge da portavoce delle idee pirandelliane. Egli osserva con ironia il comportamento dei personaggi, sottolineando quanto sia assurdo pretendere di giungere a una verità definitiva. Laudisi rappresenta il punto di vista relativista dell’autore: ogni individuo vede il mondo attraverso il proprio filtro personale e, di conseguenza, ogni verità è relativa. La sua figura è fondamentale per smascherare l’ipocrisia e l’inutilità della curiosità morbosa degli altri.

La commedia evidenzia inoltre l’ossessione della società per le apparenze. I personaggi non sono spinti dal desiderio di aiutare o comprendere, ma piuttosto dalla volontà di giudicare e classificare gli altri per ristabilire un senso di ordine. Questo atteggiamento riflette un bisogno profondo di controllo, ma porta solo a ulteriori incomprensioni e frustrazioni.

La separazione fisica tra la signora Frola e il signor Ponza rappresenta anche la frattura insanabile tra due diverse interpretazioni della realtà. Entrambi vivono nella loro verità personale, e nessuno può dimostrare l’infondatezza della versione dell’altro. Questa dinamica riflette il relativismo esistenziale tipico della poetica pirandelliana, dove l’oggettività è un’illusione e ogni certezza viene messa in discussione.

Il linguaggio utilizzato da Pirandello è essenziale e incisivo, caratterizzato da dialoghi serrati che creano una tensione crescente. Le battute dei personaggi rivelano non solo la loro ossessione per la verità, ma anche il loro desiderio di dominare gli altri attraverso la conoscenza. Questo ritmo incalzante coinvolge lo spettatore, che si trova a sua volta intrappolato nel dilemma della verità, proprio come i protagonisti.

Così è (se vi pare) rappresenta dunque una critica alla presunzione umana di poter conoscere la realtà in modo oggettivo. Pirandello invita il pubblico a riflettere sulla natura illusoria delle certezze e a riconoscere la relatività della condizione umana. Il finale enigmatico, con la dichiarazione della signora Ponza, lascia volutamente irrisolto l’enigma, suggerendo che la verità non esiste in termini assoluti, ma dipende da chi la osserva.