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La Coscienza di Zeno: riassunto del romanzo di Italo Svevo

Dal riassunto della trama ai nuclei tematici fino ai focus dell'opera: scopriamo insieme il lavoro dell'autore italiano

Paolo Marcacci

Paolo Marcacci

INSEGNANTE DI LETTERE, GIORNALISTA PUBBLICISTA, SPEAKER RADIOFONICO, OPINIONISTA TELEVISIVO

Ho trasformato in professione quelle che erano le mie passioni, sin dagli anni delle elementari. Dormivo con l'antologia sul comodino e le riviste sportive sotto il letto. L'una mi è servita per diventare una firma delle altre. Per questo, mi sembra di non aver lavorato un solo giorno in vita mia.

Riassunto della trama

Zeno Cosini, un maturo e ricco commerciante triestino, con il vizio del fumo dal quale non riesce ad affrancarsi, è stato convinto dal suo psicoanalista a scrivere un’autobiografia, nella convinzione che possa rappresentare per Zeno
una terapia, cioè che lo aiuti a guarire dal malsano vizio. Interrotta dal paziente la terapia, il medico Dottor S. per vendetta decide che ne pubblicherà le memorie.

I nuclei tematici

Zeno nel corso della narrazione autobiografica ripercorre sei significativi episodi della sua vita, collegati da una comune nevrosi, ossia l’incapacità di vivere. Inettitudine, questo è il nome della sua latente debolezza, che è la sua vera malattia. Un esempio tra gli altri, celeberrimo: Zeno rammenta come cominciò a fumare e come non sia mai riuscito ad accendere “l’ultima sigaretta”, anche perché quelle delle quali riferisce saranno sempre le penultime, come i fatti dimostrano.

Le dinamiche della narrazione

Il susseguirsi di pentimenti, buoni propositi, nobili motivazioni e inevitabili cedimenti, che si realizza rispetto al fumo si estende anche a vicende più importanti della sua esistenza: al complesso e magmatico rapporto col padre, non mutato, fino alla morte del genitore; basato su diffidenza e incomprensione; al rapporto matrimoniale con Augusta, messo in atto sotto la spinta del caso e poi rivelatosi felice; alla relazione fedifraga con la giovane Carla, voluta per sconfiggere la paura d’invecchiare e di cui non si assume alcuna responsabilità morale; al rapporto di amore e odio col cognato Guido, colpevole di aver sposato Ada, di cui Zeno era segretamente innamorato; all’associazione commerciale che ha costituito con lui. Nell’ultimo episodio la guerra sorprende Zeno ed egli ne rimane sconvolto. Ancora una volta la sorte lo aiuta e gli consente di arricchirsi con un fortunato commercio. Ciò lo fa sentire forte e sano e lo spinge ad abbandonare la cura psicoanalitica.
Chiude il romanzo l’apocalittica previsione di una catastrofe, prodotta dagli ordigni di guerra e che travolgerà la terra.

I focus dell’opera

Il fumo
In questo capitolo Zeno passa in rassegna tutti i tentativi (falliti) di smettere di fumare. L’ultima sigaretta si rivela non essere, ogni volta, davvero l’ultima.

La morte del padre
Si ripercorre il rapporto conflittuale di Zeno e suo padre, un rapporto fatto di incomprensioni e silenzi.

La storia del suo matrimonio
Zeno, desideroso di trovare moglie e di sistemarsi, si sposa con Augusta, l’unica delle quattro sorelle che accetta la sua proposta. Due lo rifiutano e l’altra è ancora una bambina.

La moglie e l’amante
Sono due le figure femminili che ruotano intorno a Zeno: la moglie Augusta, dolce e premurosa, e l’amante Carla con la quale condivide principalmente una relazione basata sul desiderio fisico.

Vita esteriore e vita interiore del personaggio

I due piani esistenziali di Zeno possono essere visti e interpretati in modo variegato e composito: da una parte c’è un primo sdoppiamento nel racconto tra ciò che è realmente Zeno e ciò che appare nel suo resoconto, poi uno sdoppiamento ulteriore tra realtà e apparenza (dal momento che è Zeno stesso il narratore, che censura, modifica i fatti per mettere in luce la sua figura e nascondere i suoi errori e i reali disdicevoli comportamenti); dall’altra c’è lo sdoppiamento, sempre collegato a quello precedente, tra interiorità di Zeno e rapporto con la società, con il mondo esterno nel quale egli riveste (diremmo interpreta) un ruolo civile: Zeno rende partecipi i lettori dei suoi pensieri, fantasie e idee, ma il lettore stesso è chiamato a rendersi conto che queste non corrispondono alla realtà: la società e il mondo sono diversi da quelli che Zeno immagina nella sua visione; egli edulcora rapporti e dinamiche che sono in realtà più complessi, duri e difficili. Si tratta di una caratteristica tipica della figura dell’inetto delineata da Svevo in questo romanzo come in “Una vita” e in “Senilità”: l’inetto non è capace di esistere e muoversi nella società contemporanea, ma ha un’esistenza parallela nei suoi pensieri e nelle sue fantasie, provocando uno sdoppiamento della realtà, tra l’idea che si è fatto in testa e ciò che è realmente. Si tratta di una crisi che, in realtà, accomuna l’uomo contemporaneo, i cambiamenti troppo rapidi, quasi schizofrenici della società di primo Novecento: gli sconvolgimenti della Guerra e il progresso hanno sconvolto l’uomo moderno che si trova alienato dalla realtà e non è più capace di affrontarla. Caratteristica comune a molti romanzieri dell’epoca come Pirandello, Joyce, Proust e altri, vocati all’eco scandaglio dell’individuo e alla rappresentazione del mondo interiore dei vari personaggi.