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Il treno ha fischiato: trama, riassunto e spiegazione

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Il treno ha fischiato è una delle novelle più emblematiche di Luigi Pirandello, scritta nel 1914 e inclusa nella raccolta Novelle per un anno. Quest’opera affronta temi profondi come l’alienazione, la ricerca di libertà e la sottile linea tra normalità e follia, offrendo una riflessione sulla condizione umana e sulle costrizioni imposte dalla società.

Il treno ha fischiato: trama e riassunto della novella

La novella narra la vicenda di Belluca, un umile impiegato contabile, descritto come un uomo mite, sottomesso e dedito al lavoro. La sua esistenza è caratterizzata da una routine opprimente, divisa tra un ambiente lavorativo alienante e una situazione familiare estremamente gravosa. Belluca vive in una casa sovraffollata, condivisa con tre donne cieche (la moglie, la suocera e la cognata), due figlie vedove e sette nipoti. Questa condizione lo costringe a un’esistenza di sacrifici, senza spazio per sé stesso o per momenti di svago.

Un giorno, inaspettatamente, Belluca manifesta un comportamento insolito sul posto di lavoro: si ribella al suo capoufficio, un atto impensabile per chi lo conosceva come un impiegato modello. Questo gesto viene interpretato dai colleghi come un segno di follia, tanto che Belluca viene ricoverato in un ospedale psichiatrico. La spiegazione del suo comportamento emerge attraverso il racconto di un vicino di casa, che rivela come, durante una notte insonne, Belluca abbia udito il fischio di un treno. Questo suono, apparentemente insignificante, ha avuto un impatto profondo su di lui, risvegliando inaspettatamente la sua immaginazione e facendogli ricordare l’esistenza di un mondo al di là della sua vita quotidiana.

Il fischio del treno diventa per Belluca un simbolo di evasione e libertà, permettendogli di viaggiare con la mente verso luoghi lontani e inesplorati. Questa nuova consapevolezza lo porta a desiderare momenti di fuga dalla sua realtà opprimente, anche se solo attraverso l’immaginazione. Dopo l’episodio, Belluca viene reintegrato al lavoro, ma con la concessione di brevi pause durante le quali può lasciarsi trasportare dai suoi sogni ad occhi aperti, ispirati dal fischio del treno.

Il treno ha fischiato: analisi e spiegazione

La novella “Il treno ha fischiato” offre una profonda riflessione sull’alienazione e sulla condizione dell’individuo intrappolato in una vita priva di stimoli e libertà. Belluca rappresenta l’uomo comune, schiacciato dalle responsabilità lavorative e familiari, che ha dimenticato l’esistenza di un mondo oltre la sua routine. Il fischio del treno funge da catalizzatore, risvegliando in lui il desiderio di evasione e la consapevolezza di una realtà diversa.

Pirandello esplora il tema della follia come mezzo di ribellione alle convenzioni sociali. Il comportamento di Belluca, interpretato dagli altri come pazzia, è in realtà una reazione sana a una vita insostenibile. La sua “follia” gli permette di ritrovare una dimensione umana, di sognare e di evadere, anche solo mentalmente, dalle catene della sua esistenza. Questo ribaltamento di prospettiva invita il lettore a interrogarsi su cosa sia realmente la follia e su come spesso la società etichetti come “pazzo” chiunque osi deviare dalla norma.

Il fischio del treno assume un significato simbolico potente. Rappresenta la chiamata alla libertà, l’invito a esplorare nuovi orizzonti e a riscoprire il mondo esterno. Per Belluca, quel suono rompe la monotonia della sua vita, offrendogli una via di fuga, seppur immaginaria, dalle sue oppressioni quotidiane. Il treno, simbolo di movimento e cambiamento, contrasta con la staticità della vita del protagonista, evidenziando il suo desiderio di trasformazione.

La struttura narrativa della novella è caratterizzata da un incipit in medias res, che cattura immediatamente l’attenzione del lettore, e da una narrazione che procede a ritroso, svelando gradualmente le motivazioni del comportamento di Belluca. Questo approccio permette di comprendere la complessità del personaggio e di empatizzare con la sua situazione. Pirandello utilizza una prosa semplice ma incisiva, arricchita da dialoghi che rivelano le dinamiche tra i personaggi e le loro percezioni della realtà.

In conclusione, “Il treno ha fischiato” è una novella che invita a riflettere sulla condizione umana, sull’importanza dei sogni e sull’inevitabile conflitto tra l’individuo e le imposizioni sociali. Attraverso la vicenda di Belluca, Pirandello mostra come anche un piccolo evento possa risvegliare la consapevolezza e il desiderio di libertà in una persona, sottolineando la necessità di trovare spazi di evasione, anche solo attraverso l’immaginazione, per preservare la propria sanità mentale e umanità.