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Il fascismo: riassunto degli eventi principali

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

Il fascismo, con la sua ascesa e caduta nel corso del XX secolo, rimane uno dei capitoli più oscuri e discussi della storia italiana e non solo.

Al centro di questo movimento autoritario si trova la figura di Benito Mussolini, il leader carismatico che ha plasmato l’Italia secondo i principi del fascismo, portandola attraverso anni di dittatura, conflitto e profonda trasformazione sociale.

Cerchiamo di ripercorrere e comprendere insieme di comprendere le dinamiche che hanno portato all’ascesa del fascismo in Italia e le sue implicazioni per la società italiana e la storia mondiale.

Le tappe del fascismo: l’ascesa

Il fascismo nasce come movimento nel 1919 e diviene partito politico nel 1921. A seguito della cosiddetta marcia su Roma del 1922, Benito Musolini, leader del partito fascista, viene incaricato dal re Vittorio Emanuele III di formare il nuovo governo e di prendere in mano la gestione del Paese. Inizia così il cosiddetto “ventennio fascista": scopri le date e gli eventi principali con la mappa mentale.

Dopo la marcia su Roma inizia la progressiva fascistizzazione dello Stato italiano, che porta alla cancellazione di diverse libertà e all’incremento delle violenze nei confronti di tutti coloro i quali, individui o associazioni, non si sottomettono al regime totalitario.

Nel 1924, i fascisti uccidono il deputato socialista Matteotti e Mussolini se ne assume la responsabilità morale. Il fascismo diventa il primo totalitarismo del ‘900, seppure imperfetto in quanto i Patti Lateranensi del 1929 e il mantenimento della forma monarchica costituiscono due poteri alternativi e in qualche modo resistenti al monopolio fascista.

Nel 1938 vengono approvate le leggi razziali che istaurano un regime di apartheid nei confronti degli ebrei che durerà fino al 1944. Nel 1940 l’Italia entra in guerra al fianco di Germania e Giappone, fino alla destituzione e all’arresto di Mussolini il 25 luglio 1943: cade così il governo fascista.

La caduta del fascismo

Il “ventennio fascista" rappresenta senz’altro il punto più basso della storia politica e sociale d’Italia dall’Unità a oggi.

Eppure, anche a causa di ciò, l’Italia ha saputo reagire e uscire in maniera dignitosa dal secondo conflitto mondiale e dare vita alla nostra Repubblica che, imperniata attorno alla Costituzione, ancora oggi tutela e valorizza 60 milioni circa di persone residenti sul territorio italiano, attraverso l’assunzione di valori democratici quali la tolleranza, il pluralismo e la convivenza pacifica tra le nazioni.

Non a caso, la XII disposizione finale della Costituzione della Repubblica italiana recita: “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista".

Mappa mentale degli eventi del fascismo

Per stampare la mappa con le date e le tappe fondamentali del ventennio fascista, scarica il pdf in bianco e nero qui:

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