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Processo di Norimberga: storia e date dell'avvenimento

A volerlo furono specialmente gli Stati Uniti che avevano la necessità di motivare al cospetto dell’opinione pubblica il sacrificio dei quattrocentomila soldati caduti nelle numerose battaglie in territorio europeo

Paolo Marcacci

Paolo Marcacci

INSEGNANTE DI LETTERE, GIORNALISTA PUBBLICISTA, SPEAKER RADIOFONICO, OPINIONISTA TELEVISIVO

Ho trasformato in professione quelle che erano le mie passioni, sin dagli anni delle elementari. Dormivo con l'antologia sul comodino e le riviste sportive sotto il letto. L'una mi è servita per diventare una firma delle altre. Per questo, mi sembra di non aver lavorato un solo giorno in vita mia.

Cronologia

Nell’agosto 1945, Gran Bretagna, Francia, Unione Sovietica e Stati Uniti firmarono l’Accordo e la Carta di Londra (chiamata in seguito anche Carta di Norimberga). La Carta prevedeva un Tribunale Militare Internazionale (TMI) a Norimberga, in Germania, per processare i principali esponenti del Terzo Reich e del
Partito Nazionalsocialista.

La scelta di Norimberga

L’8 agosto, per la precisione, le potenze vincitrici deliberarono l’istituzione a Norimberga del Tribunale militare internazionale, allo scopo di giudicare i presunti criminali nazisti. La scelta della sede potremmo riassumerla in due motivazioni, una simbolica e una pratica: il Palazzo di giustizia era spazioso e rimasto quasi intatto nonostante i bombardamenti; Norimberga era stata città simbolo del Nazismo e soprattutto città nella quale erano state promulgate le famigerate Leggi Razziali del 1935.

La spinta degli Usa

A volerlo furono specialmente gli Stati Uniti i quali, nella primavera del 1945 dopo la morte di Franklin Delano Roosevelt e la fresca nomina di Herry Truman come nuovo presidente, avevano più che mai la necessità di motivare al cospetto dell’opinione pubblica il sacrificio dei quattrocentomila soldati caduti nelle numerose battaglie in territorio europeo.
A qualche anno di distanza dal Processo, un membro statunitense del collegio accusatore dichiarò: “Lo scopo del processo di Norimberga non era semplicemente condannare i leader della Germania nazista. La cosa più importante, almeno così mi sembrò, era tenere traccia per i posteri di ciò che aveva fatto il regime di Hitler”.

Criminali di guerra

I dodici casi, complessivamente, contando anche i procedimenti minori, richiesero 1.200 giorni di procedimenti legali e la trascrizione di questi procedimenti su 330.000 pagine, senza contare le centinaia di carte, verbali e dossier di vario tipo. Dei 177 imputati che furono processati, 35 furono rilasciati e 142 condannati.

Nuovi reati

Il processo di Norimberga è probabilmente il processo più famoso della storia, anche perché in occasione del suddetto venne istituito il reato di crimini contro l’umanità, che ha la caratteristica di non cadere mai in prescrizione.

Gli imputati di spicco

I principali accusati furono Hermann Goering innanzitutto, e poi Rudolf Hess, Joachim von Ribbentropp, Robert Ley, Wilhelm Keitel, Julius Streicher, Ernst Kaltenbrunner, Alfred Rosenberg, Hans Frank, Wilhelm Frick, membri di spicco delle SS, le tristemente note “staffette di difesa” di Adolf Hitler. Altri nomi saranno aggiunti, soprattutto per volontà inglese. Fra questi spicca quello di Albert Speer, architetto del Reich e poi ministro degli armamenti.

Gli scienziati del male

Ci sarà anche il processo contro i dottori, ossia tutti quei medici accusati di aver partecipato al fine comune della “Soluzione finale”, con il risultato di commettere e perpetrare crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Per la maggior parte di loro scatterà la condanna a morte.

I mass media

A più di 400 spettatori fu permesso di assistere alle udienze ogni giorno per un anno, insieme a giornalisti e corrispondenti esteri provenienti da 23 diversi paesi per un totale di 325 tra giornali, radio e agenzie di stampa. Questi giornalisti offrirono a milioni di persone un posto nell’aula del tribunale.