Aldous Huxley, all’anagrafe Aldous Leonard Huxley, nasce a Godalming il 26 luglio 1894. È un filosofo, un insegnante e uno scrittore di origini britanniche. A renderlo celebre sono i suoi romanzi. Alcuni di questi, fra i quali L’Isola e Il nuovo mondo, si collocano nella cosiddetta narrativa distopica. Inoltre pubblica poesie, saggi, racconti brevi e di viaggio. Prima si laurea in Lettere a Oxford e poi in Scienze Biologiche.
Si può definire un pacifista e un umanista, che si interessa di misticismo filosofico e di spiritualità. Sperimenta gli effetti degli psichedelici e crede che siano utili per favorire la ricerca interiore. Ne parla ne Le porte della percezione e in Moksha. Nei circoli accademici viene apprezzato e ammirato come intellettuale e leader del pensiero autonomo.
Figlio di uno scrittore e della sua prima moglie, Julia Arnold. La passione per la biologia la eredita dal nonno, sostenitore delle teorie evoluzionistiche di Charles Darwin. La morte della madre e quello della sorella, a stretto giro, lo segnano.
Nel 1911 si iscrive a scuola, ma una malattia gli provoca un danno considerevole agli occhi, condizione che non gli permette di partecipare alla Prima Guerra Mondiale. Successivamente riacquista parzialmente la vista e riprende gli studi accademici.
Il primo romanzo di Aldous Huxley risale ai suoi 17 anni, ma non viene mai pubblicato. La vera e propria produzione letteraria la inizia a vent’anni. Si concentra sugli aspetti disumanizzanti del progresso scientifico e su temi pacifisti, ne è un esempio Eyeless in Gaza dove parla di Frederick Matthias Alexander, figura che lo influenza molto.
È insegnante di George Orwell, un altro intellettuale da inquadrare nella letteratura distopica. Sposa Maria Nys e lavora come critico letterario. Grazie a questa occupazione, conosce D.H. Lawrence con il quale condivide l’amore per l’Italia. Paese in cui vive per sette anni, con una breve parentesi in India. Il giovane Archimede, infatti, è ambientato a Firenze e Dopo i fuochi di artificio a Roma.
Visita anche il Centro America e gli Usa. Sono i medici di New York che riescono a guarirlo completamente dai problemi alla vista. Rifiuta la cittadinanza statunitense perché non accetta di dovere associare il suo pacifismo ai credi religiosi. Si avvicina all’Induismo, pratica la meditazione e diventa vegetariano. L’esperienza di Aldous Huxley con le sostanze psichedeliche viene raccontata nei suoi saggi, che diventano letture popolari fra gli hippie.
Nel 1955 dovrà affrontare anche la perdita della moglie, che muore a causa di un cancro al seno. L’anno dopo, però, si risposa con Laura Archera. Quattro anni dopo fa i conti con un cancro alla laringe e con altri problemi agli occhi che non gli consentono di vedere bene.
Le sue idee sono alla base dello Human Potential Movement. In un discorso del 1961 alla California Medical School di San Francisco dirà: “Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici”.
Nello stesso anno un incendio distrugge tutti i suoi libri e le sue carte, una perdita che lo segna duramente. Sul letto di morte chiede alla moglie un’iniezione di LSD e di leggergli dei passi del Libro tibetano dei morti. La fine sopraggiunge dopo questo episodio a Los Angeles, il 22 novembre 1963, lo stesso giorno in cui morirono Clive Staples Lewis e John Fitzgeral Kennedy. Igor’ Stravinskij gli dedicherà Variazioni Aldous Huxley in memoriam, la sua ultima composizione per orchestra.