Bob Dylan è un musicista, cantautore e poeta statunitense che, oltre a numerosi altri vari riconoscimenti, ha ricevuto un Oscar per la miglior canzone, un premio Pulitzer e un Nobel per la letteratura. È considerato una delle più importanti figure a livello internazionale in campo musicale, della cultura di masse e della letteratura.
Nasce il 24 maggio del 1941 a Duluth, nel Minnesota. Il suo vero nome è Robert Allen Zimmerman, cambiato in Bob Dylan nel 1962. Ancora studente delle superiori, inizia a esibirsi nei locali. Nel 1960 decide però di abbandonare il college per dedicarsi completamente alla musica.
Il primo album è del 1962 e si chiama Bob Dylan, come il nome che l’artista si è scelto. È una raccolta di brani tradizionali per voce, chitarra e armonica. Due soli brani sono originali del cantautore: Talkin’ New York e Song To Woody. Lo stile del musicista è quello del folk rock, di cui è l’inventore, e i suoi testi colpiscono in profondità i giovani ascoltatori perché trattano delle tematiche sociali della generazione che si preparava a fare il ’68.
Bob inizia a scrivere un gran numero di brani di protesta e con il secondo disco, The Freewheelin’ Bob Dylan, comincia a farsi un nome sia come cantante sia come autore. Nell’album c’è una delle sue canzoni più importanti, Blowin’ in the wind, ma ci sono anche brani come A Hard Rain’s a Gonna Fall, Don’t Think Twice, It’s All Right.
Sulla copertina di The Freewhelin’ Bob Dylan c’è il suo amore giovanile, Suze Rotolo. Ma presto l’artista si innamora di Joan Baez, cantante folk che vede in Tv. I due saranno legati sentimentalmente per un periodo e suoneranno insieme per tutta la vita.
La prima moglie è invece Sara Lownds, ex coniglietta di Playboy, che sposa nel 1965 e dalla quale ha 4 figli, oltre ad aver adottato la prima bambina avuta dalla donna in un precedente matrimonio. In questi anni l’immagine del musicista cambia da leader del movimento folk a vera e propria rock star con i blue jeans usurati e le camicie da lavoro che lasciano spazio a indumenti nello stile di Carnaby Street.
Bringing It All Back Home esce nel marzo 1965 e segna un profondo cambiamento stilistico: è il primo album in cui Dylan viene accompagnato da strumenti elettrici. Nel giugno dello stesso anno pubblica il singolo Like a Rolling Stone che arriva al secondo posto della classifica americana e al quarto di quella inglese.
Tra gli anni ’60 e ’70 l’agenda di Bob è carica di impegni tra album, tour mondiali, romanzi e programmi televisivi. Alla fine del 1978 il cantante diventa un cristiano rinato e successivamente pubblica due album di musica gospel, uno dei quali è Slow Train Coming che contiene la canzone Gotta Serve Somebody con la quale vince un Grammy Award. Nel corso della sua carriera ne ottiene ben 10, di cui uno alla carriera.
Negli anni ’80 la qualità dei lavori di Dylan è altalenante, il decennio seguente inizia invece con un Grammy alla carriera nel 1991, mentre l’anno successivo la sua casa discografica, la Columbia, decide di organizzare un concerto per i suoi 30 anni di carriera al Madison Square Garden di New York con una nutrita schiera di illustri colleghi come Lou Reed, Stevie Wonder, Eric Clapton e George Harrison. L’evento è stato documentato con un doppio CD chiamato Bob Dylan – The 30th Anniversary Concert Celebration.
Con la canzone del 2000 Things Have Changed, scritta per il film Wonder Boy, vince un Golden Globe e un Oscar come miglior canzone originale. Nel 2008 vince il premio Pulitzer alla carriera per “il profondo impatto sulla musica e la cultura popolare americane, grazie a composizioni liriche dallo straordinario potere poetico”.
Nel 2016 l’Accademia svedese assegna a Dylan il premio Nobel per la letteratura “per aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana”. Prima di lui solo George Bernard Shaw era riuscito a vincere sia un Nobel sia un Oscar. La rivista Rolling Stone lo ha inserito nella lista dei migliori artisti e Bob Dylan è considerato il musicista che ha di fatto creato la figura del cantautore.