Le citazioni di: Italo Calvino

Italo Calvino, le opere e le citazioni di uno dei narratori italiani più noti del Novecento

Italo Calvino nasce a Santiago de Las Vegas de La Habana il 15 ottobre 1923. È un famoso scrittore italiano, uno dei narratori più importanti e conosciuti della seconda metà del Novecento. Un uomo intellettuale, con un grande interesse per la politica, molto attivo anche sotto il punto di vista culturale e civile.

Segue differenti correnti letterarie, dal Neorealismo al Postmoderno, riuscendo però a mantenere sempre una certa distanza da esse, svolgendo un proprio percorso personale di ricerca e scrittura. Le sue opere e la sua persona offrono da una parte atteggiamenti che riflettono ciò che accade nella poesia e negli indirizzi culturali fra il 1945 e il 1985 e dall’altra un atteggiamento che si ispira a un razionalismo più metodologico che ideologico, al gusto dell’ironia, con un marcato interesse per le scienze e contraddistinto da una scrittura classica e cristallina.

Il percorso letterario di Italo Calvino tocca parecchi settori d’interesse, raccontati nei suoi capolavori, come la trilogia de I nostri antenati (costituita da Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente), Marcovaldo, Le cosmicomiche, Se una notte d’inverno un viaggiatore, uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la società contemporanea.

L’autore partecipa alla Resistenza e lavora come consulente di editoria, collabora per diversi riviste e giornali. Vive per molto tempo nella città di Parigi. Il sentiero dei nidi di ragno (1947) è la sua prima opera, che prende ispirazione dal periodo della Resistenza e, come in Ultimo viene il corvo (1949), mostra quanto la tendenza al realismo e al fantastico siano complementari in Calvino, nutrite dallo stesso repertorio di letture avventurose e giocate intorno al nucleo della pura narratività.

Italo Calvino alterna così sapientemente il registro realistico e quello fantastico, ma in tutte le sue opere si legge la stessa lucida vocazione sperimentale. L’autore è noto per il confronto con le più avanzate ipotesi di mediazione tra la cultura scientifica e quella letteraria, che appare nei suoi racconti. Le opere dell’argentino J.L. Borges diventano un gran punto di riferimento per lo scrittore.

Calvino è noto anche per la sua esemplare produzione saggistica, ricordiamo Una pietra sopra, del 1980, o Collezione di sabbia, 1984. Altra fase della scrittura è rappresentata da Palomar (1983), dove lo scetticismo dello scrittore si traduce in una sorta di inattendibile sistema e il racconto viene scomposto nelle sue funzioni elementari, che vengono rappresentate dai 27 brevi testi che vanno a creare il romanzo.

Lo scrittore cura una raccolta di Fiabe italiane trascritte in lingua dai vari dialetti (1956). Dopo la sua scomparsa, avvenuta a Siena il 19 settembre 1985, sono stati pubblicati Sotto il sole giaguaro e i testi di 5 delle 6 conferenze che Calvino avrebbe dovuto tenere presso la Harvard University nel 1985-86: Lezioni americane.

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