(filologia) di codice, fonte, testimone manoscritto o, in ecdotica, anche stampato che attinge direttamente, senza mediazioni cioè di altri testimoni, all'originale (non conservato) del testo di cui è copia; l'aggettivo è usato anche in epigrafia a denotazione o connotazione di un disegno che riproduce nel modo più attendibile un'iscrizione perduta