cliente, frequentatore abituale, sporadico o casuale di locale o esercizio pubblici; corretto ma sempre più raro il femminile singolare di uso letterario o popolare avventora
Non par di passare in un luogo pubblico, tanta è la nitidezza e la pompa. La folla stessa vi passa con una certa grazia contegnosa come per una grandissima sala, scivolando sullasfalto, senza rumore, come sopra un tappeto. I bottegai stanno dietro alle colossali vetrine con una dignità di gran signori, come se non aspettassero che avventori milionari.'' (Edmondo De Amicis, Ricordi di Parigi)
- Stasera avremo il gran debutto, - osservò un avventore che centellava da tre quarti dora una chicchera di levante (Giovanni Verga, Artisti da strapazzo'', da Vagabondaggio)