(linguistica) in semantica, di ciascun elemento linguistico, che può essere un aggettivo dimostrativo o possessivo, un pronome personale o dimostrativo o possessivo, un verbo come andare e venire, un tempo verbale, un particolare avverbio, sintagma o espressione, che concorre per sua stessa natura (deissi inerente) o per il significato e la funzione attribuitigli dal parlante e recepiti o supposti tali dall'interlocutore (deissi contestuale) a calare quanto viene enunciato nel suo contesto spaziale e temporale e a correlarlo ai protagonisti di uno scambio verbale (scritto o parlato) in modo che questi ultimi, i loro ruoli e la prospettiva da cui appaiono loro le cose siano precisamente identificabili
"non appena questo imbecille si leva dalla strada, vado a sinistra, sperando che non ci siano i lavori in corso come ieri, nel qual caso mi dovrai scusare, cara, ma ti lascio laggiù in fondo, dove cè il cassonetto, e il resto te lo fai a piedi -l'ombrello è sotto il tuo sedile- perché giuro che in questa città, quando piove, diventa impossibile guidare -sì, dico a te, ti sposti da lì prima che faccia buio o devo scendere dalla macchina? Decidi tu, se mi scomodo è solo per prenderti a calci-" è un esempio di monologo metropolitano che evidenzia quanto sia comune l'uso del clacson nel traffico e di vocaboli dal valore deittico ''