(linguistica) in grammatica, detto di verbo, sostantivo o aggettivo la cui flessione si realizza col concorso di più temi o radici; è sinonimo di suppletivo
cotesto sì eteroclito nome / per certo avrò male in memoria (Ariosto)
Un eteroclito babbuino, un natural coglione, un moral menchione, una bestia tropologica, un asino anagogico come questo, vel farrò degno d’un connestable, si non mel fate degno d’un bidello (Giordano Bruno, Il Candelaio)
(senso figurato) di fenomeno variegato, correlato, legato o collegabile a vari e disparati oggetti, settori, àmbiti, ecc; eterogeneo
Le ninfe marine ed i tritoni della eleganza prendevano il bagno mattutino. Le acque s’abbellivano ancor più, lasciando indovinare, nella loro trasparenza, tesori di bellezza. È vero che talvolta - le imprudenti!- scoprivano eterocliti contorni di corpi e di gambe formati sullo stile gotico... Ma questo dava al quadro maggiore risalto e varietà, e forse ne accrescea la vaghezza (Gaetano Carlo Chelli, Racconti dellApuano, Rimembranze destate)