sorpassare, correre o trovarsi innanzi, sopravanzare o antecedere, anticipare, detto spesso di oggetti astratti (nella stessa accezione, il verbo è anche intransitivo, vedi sotto)
(letterario) raggiungere celermente e superare a piedi, a cavallo o con altri mezzi una persona, un gruppo di persone o una folla in movimento
(senso figurato) precedere nel tempo e -con una capacità di previsione e di interpretazione di indizi indecifrabili per altri- assecondare con successo o con il rischio di venire emarginati per incomprensione quelli che saranno i gusti, le mode, i desideri, le tendenze, le richieste di una collettività o il succedersi e lo snodarsi di determinati accadimenti già instradati sulla via di una futura maturazione
egli è lincarnazione del genio che precorre i tempi''
(senso figurato) intuire e realizzare in anticipo un bisogno, un'esigenza ancora inespressi; in questa accezione è usato sia come transitivo che come intransitivo