Aggettivo
emaciato m (singolare maschile: emaciato, plurale maschile: emaciati, singolare femminile: emaciata, plurale femminile: emaciate)
- detto di animale o, più comunemente, di persona che mostra nel volto e nel corpo i segni di un deperimento fisico lento e quasi connaturale all'individuo oppure di una rapida consunzione, talvolta anche come conseguenza o riflesso somatico di una sofferenza psichica; molto magro o dimagrato, livido e sofferente o debole
- Ma come si poteva sfiorire, in otto anni, a tal segno? Di tutta la grazia spensierata dun tempo, di tutta la bruna avvenenza più nulla restava che il sorriso e gli occhi profondi, irriconoscibili pur quelli, nell'ovale emaciato tra i capelli quasi candidi, troppo semplici, troppo raccolti. (Guido Gozzano, Laltare del passato)
- Emaciati , malnutriti, malvestiti, laceri, nudi. Gialli, sgrassati, mingherlini, rattrappiti. // Non attirano il bacio, strappano un pensiero funebre. Si preferiscono morti. (Paolo Valera, I miei dieci anni all'estero)
Voce verbale
participio passato di emaciareSillabazione
e | ma | cià | to
Pronuncia
IPA: /ema'ʧato/
Etimologia
dal latino emaciare, che deriva da macies cioè "magrezza"
Correlate
emaciamento, emaciazione