animale immaginario inventato in un dialogo comico dal duo Carlo Campanini-Walter Chiari verso la fine degli anni '50, presentato come pericoloso e selvaggio per spaventare i viaggiatori in treno
per estensione, una parola, un oggetto o animale generico, di cui non si vuole, non si sa o non si può dire di piú; spesso usato in senso ironico provocatorio